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I ragazzi e i nuovi media: una realtà virtuale che crea dipendenza
Uno studio attuato dall'Università di Heidelberg, ha riscontrato che, tramite appositi interventi, si può limitare l'uso eccessivo di internet. I risultati ottenuti dimostrano che ragazzi con età compresa tra i 12 e 18 anni svolgendo attività in rete, utilizzo di videogiochi e social network, sviluppano problematiche di tipo sociale e di concentrazione. Tali anomalie comportamentali sono maggiormente riscontrabili in momenti di noia o di isolamento dalla società.
Nel periodo post pandemico si sono verificate mote situazioni complesse soprattutto tra i pre-adolescenti e i giovani adulti. La pandemia ha determinato, oltre all’isolamento fisico, anche un’alienazione mentale, generando paure e disagi soprattutto nei ragazzi che già in precedenza avevano mostrato difficoltà ad interloquire. I primi sintomi di questa inedita patologia sono la negazione dell’utilizzo continuativo delle piattaforme social. Questi disturbi, però, se trattati con tempestività, possono essere completamente risolti con trattamenti specifici che comprendono terapie comportamentali volte all’inclusione dei ragazzi all’interno di una comunità.
Quanto emerso sottolinea, ancora una volta, l’indubbia centralità che queste piattaforme social hanno nelle nostre vite, con un’avvertenza: il confine tra utilizzo e abuso è sottile e, di conseguenza, è necessario assumere una maggior consapevolezza, onde evitare di trasformare un semplice passatempo in una deleteria ossessione.