
I Pippen del calcio: da Eto'o con Milito a Rui Costa con Bati e Neymar con Messi, i secondi violini più forti
Partendo da qui, dal miglior compagno che His Airness abbia mai avuto, la classifica di Calciomercato.com di questa settimana è dedicata ai secondi violini perfetti, grandissimi giocatori che si sono messi a servizio della stella assoluta. Non comprendiamo Gregari, con la G rigorosamente maiuscola, quindi non troverete Furino, Gattuso, Matteoli, giocatori dal cuore immenso, dal fiato infinito e da una generosità instancabile. Ma star, quasi a pari livello. A volte anche superiori. Che però, per il bene di tutti, si sono messe al servizio di qualcosa di più grande.

Neymar spalla di Messi. Arrivato dal Brasile, il fuoriclasse brasiliano è diventato subito utile per il Barcellona e, ovviamente, per la Pulga. Grande rapporto anche fuori dal campo, il Robin dei due, Neymar, ha provato a brillare di luce propria a Parigi. Ma senza Batman, al momento, ha fallito. E la voglia di tornare dal suo 'capo' è tanta...

Benzema spalla di Ronaldo. Rimaniamo in Spagna, ma dai blaugrana passiamo alla Casa Blanca. Un 9 che si fa da parte, proprio nel senso letterale del termine, spostandosi per aprire varchi a CR7. Fido compare, piùdi Bale, più di tutti. Unico nel segnare ma anche nel far segnare. Spalla perfetta. Ma non per la Francia...

Rui Costa spalla di Batistuta. Per caratteristiche tecniche si sposavano alla perfezione: Rui rifinisce, Bati punisce. Ma è il 9 a prendersi la scena, zittendo il Camp Nou, conquistando Firenze. Il 10 è più silenzioso, ma gli va bene così. Quando l'assist conta più della gloria personale.

Reus con Lewandowski. Il tedesco per il polacco, amici ed ex compagni, che si scambiano cenni d'intesa anche quado si sfidava in Bundes. Hanno sfiorato una Champions, hanno vinto in campionato: Reus, il Robin di Lewa. Che da Robin esultava. Per colpa degli infortuni, non è mai stato Batman.

Seedorf con Kakà. Ecco, qui è bene specificare: l'olandese è stato considerato una spalla perché non si è mai sentito

Cassano con Totti. Eterno Peter Pan, spalla perfetta per il Pupone. Divertenti, spettacolari ma non vincenti insieme. La grandezza di Totti non poteva che oscurare Cassano, che si è dovuto accontentare di un ruolo da Robin. Ma che Robin!

Xavi con Iniesta. Considerate 'spalle' di Messi, il numero 6 è stato il fido compare del numero 8. Potremmo definire spalle di se stessi, ma forse, don Andrés, ha brillato di più di Xavi. Amici, compagni, fuoriclasse. Parafrasando Jordan:

Boniek con Platini. La Juve vince, in Italia e in Europa, e lo fa con il francese e il polacco. Le Roi era il sovrano, Zibì il suo 'consigliere'.

Barzagli con Chiellini (e Bonucci). Gli ultimi due sono tra i top nel ruolo, il primo è stato la spalla perfetta per entrambi. Professore della difesa, nonostane sia la prima B dela BBC, si è messo 'meno in luce', sempre al posto giusto. In campo e nel trio.

Zamorano con Ronaldo. Il cileno e il brasiliano, Bam Bam e il Fenomeno, coppia della vittoria della Coppa Uefa al primo anno del brasiliano. E al secondo, gesto da spalla vera di Zamorano: gli lascia la 9, la sua 9, e si mette alle spalle l'1+8. Più di così...

Eto'o con Milito. Restiamo in casa Inter, dove, però, le cose si ribaltano: il fuoriclasse fa la spalla, il mestierante del gol diventa la stella. Eto'o fa il terzino, pur di vincere. E lascia le luci della ribalta al Principe. Diventato Re al Bernabeu.

Rebrov con Shevchenko. Più di nicchia, è vero, ma è l'esempio acclarato di come uno, Rebrov, fatichi a esistere se non si nomina l'altro, Sheva. Insieme hanno fatto le fortune della Dinamo Kiev.

Bergkamp con Henry. Nell'Arsenal degli Invincibili la stella è il francese, ma il 10 non è da meno: spettacolare e funambolico, regala spettacolo. E gol al giovane Titì.

Careca con Maradona. Attaccante del Brasile, ma che deve 'farsi da parte' quando arriva il più forte di sempre, Diego Armando Maradona. Il 10 che tutto illumina e tutti oscura. Ma esalta anche chi ha intorno. Come Careca.

Costacurta con Baresi. Il 5 che dà una mano al 6, che resta uno dei migliori difensori di tutti i tempi. Ma Billy è la mente della linea difensiva, da sempre e per sempre. Anche con gli altri compagni. Si vede poco, si sente tanto.

Chiudiamo con loro, perché da loro siamo partiti.