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I Mondiali hanno parlato, Parigi ora sta stretta a Mbappé: gli scenari per l'estate
LE CIFRE - I parigini, dopo settimane di mal di pancia da parte del ragazzo di Bondy, sono riusciti a strappare un accordo da capogiro per tre anni, l'ultimo dei quali facoltativo: Mbappé ha firmato fino al 2024, anche se la maglietta celebrativa recitava 2025, di fatto per lui un'opzione. Dorata: in caso di permanenza triennale, l'asso francese percepirà ben 70 milioni di euro al primo anno, 80 al secondo e 90 al terzo. Alla firma ha fatto scattare un bonus di 180 milioni che gli verrà erogato in tre rate, mentre lo stipendio annuale ammonta a 72 milioni lordi. Moltiplicato per tre, fa 216. Totale, 636. Cifre diffuse da Le Parisien che rendono bene l'idea di quanto sia stato difficile convincere Kylian, che invece ha in testa un grande trasferimento per dare l'assalto a tutto quel che si può vincere nel calcio su questa terra.
COSA PUO' SUCCEDERE - La scelta di rimanere almeno un'altra stagione nel dream team di stampo franco-qatarino è data anche dal finale di carriera in versione Re Mida di Benzema, fresco Pallone d'Oro e fuori causa ai Mondiali per via di un improvvido infortunio. Mbappé sarebbe l'erede designato del connazionale, questione di poco tempo e la casella più importante sarà totalmente libera. Le risorse non mancano, ogni estate può essere quella giusta. E i club che possono permetterselo si contano sulle dita di una mano: i Galacticos, le top inglesi come le due di Manchester, più defilate per ragioni diverse (orizzonti più ristretti nel breve per lo United, sovraffollamento di prime punte per il City). Tutte le strade portano a Madrid, seppur con qualche mese di ritardo, sempre che dal Parco dei Principi non decidano di costruire attorno a Kylian una vera e propria El Dorado. Ma di fronte alla fame di vittorie, tutto l'oro del mondo può anche non bastare.
LE SPALLE A MACRON - Perdere una finale segnando tre gol non è certo un boccone amaro semplice da mandar giù, ma il distacco con il quale Mbappé ha ascoltato le parole di Macron dopo il fischio finale al Lusail Stadium non è passato inosservato. "Mbappé è un grande giocatore, gli ho detto che ha solo 24 anni. È stato il miglior marcatore e ha già vinto un Mondiale, ora ha giocato un'altra finale. Ero triste quanto lui, ma gli ho detto che ci ha resi orgogliosi", ha provato a consolarlo il Capo di Stato francese. Che probabilmente ha capito che quella che inizia fra poco più di un mese potrebbe essere l'ultima fase finale di Champions League utile per dare l'assalto alla Coppa dalle Grandi Orecchie con in rosa il giocatore più devastante in circolazione.