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‘I’m back’, Trump riammesso anche su Facebook e YouTube
La sospensione di Trump dai social risale al mese di gennaio 2021 ed è collegata all’attacco al palazzo del Congresso di Washington da parte dei suoi sostenitori. In seguito all’accaduto, Facebook, Twitter e YouTube avevano deciso di sospendere gli account ufficiali dell’ex presidente. Il motivo riguarderebbe la condivisione via social di alcuni messaggi e contenuti di incitazione alla violenza da parte di Trump, i quali avrebbero contribuito ad entusiasmare i rivoltosi.
La risposta del tycoon a tale sospensione è stata la creazione di un suo social network, chiamato Truth, annunciato nell’ottobre 2021 e lanciato ufficialmente a febbraio 2022. "Viviamo in un mondo dove i talebani hanno una enorme presenza su Twitter, mentre il vostro presidente preferito viene ancora silenziato. Questo è inaccettabile!", ha dichiarato l’ex presidente prima del lancio.
Negli ultimi mesi, però, Donald Trump è stato riammesso progressivamente in tutti i social dai quali era stato estromesso. Il primo a riabilitarne l’account è stato Elon Musk, proprietario di Twitter dall’ottobre del 2022, che, dopo un sondaggio proposto agli utenti della piattaforma il 20 novembre scorso, ha ufficialmente riammesso l’ex presidente degli USA all’interno del social. E così, dopo Twitter, anche Meta e YouTube hanno annunciato di aver riaperto i profili ufficiali del tycoon nelle loro rispettive piattaforme. “Da oggi il canale di Donald J. Trump non è più soggetto a limitazioni e può caricare nuovi contenuti” ha comunicato YouTube sul suo profilo ufficiale di Twitter. Il motivo è legato allo scopo di “garantire agli elettori di accedere in egual misura ai contenuti di tutti i candidati nazionali maggiori”, in vista delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America del 2024.