A piccoli passi verso la vittoria. Questo potrebbe essere il pensiero ricorrente nella mente di Joe Biden da più di un mese a questa parte. Questo perché era chiaro fin dall’inizio che le 59° elezioni presidenziali della storia degli Stati Uniti sarebbero andate ben oltre il 3 novembre, giorno indicato per il voto e i tempi tecnici relativi allo scrutinio. Il Presidente ormai “uscente” Donald Trump sin dal primo momento ha avviato una campagna volta a scoperchiare quelli che secondo lui sono stati i brogli durante questa tornata elettorale. Prima di tutto avviando una serie di ricorsi, poi tutti respinti dalle autorità competenti. Poi, è nato un vero e proprio scontro proprio tra Trump e il social network Twitter, che ha etichettato diversi tweet in cui il Presidente affermava di aver vinto queste elezioni, come fake news. Il tutto senza favorire, almeno inizialmente, un passaggio di consegne sicuro e senza ripercussioni. Dopo diversi giorni di scrutini, i numeri davano inequivocabilmente ragione a Joe Biden, che infatti iniziò subito a lavorare alla formazione della sua squadra, insieme alla Vicepresidente Kamala Harris. La certezza sulla sua vittoria è stata poi sancita il 14 novembre, con la riunione del collegio elettorale. Qui i grandi elettori degli Stati Uniti hanno confermato i 306 voti a favore di Biden contro i 232 a favore di Trump. Va ricordato che la quota minima da raggiungere per poter vincere le elezioni era di 270 elettori. Questa ulteriore conferma, da slancio all’azione di Joe Biden, in vista del passaggio di consegne, per quella che sarà poi una stagione di governo molto complessa. Infatti, il neoeletto presidente al suo insediamento previsto per il 20 gennaio 2021, dovrà gestire tra le prime e più urgenti questioni, il nascente piano vaccini per combattere la pandemia da Covid-19 tutt’ora in corso.