I fratelli Williams rilanciano l'Athletic Bilbao: chi sono Inaki e Nico, tra record e la chiamata in due nazionali diverse
INAKI, GHANESE DI BILBAO - Inaki Williams parte come ala destra, muove i primi passi nelle giovanili del Pamplona, cresce nel Baskonia (quinta divisione) e poi nella squadra B, il Bilbao Athletic, prima del salto fra i grandi datato 2014, un anno dopo l'ultimo quarto posto. I suoi genitori sono ghanesi, il nome Inaki lo deve ad un membro della Caritas basca che ha aiutato la famiglia a stabilirsi dopo l'immigrazione. Ha scelto la nazionalità ghanese perché la Spagna lo snobbava ed è stato convocato per la prima volta dalle Black Stars dopo il bell'inizio di campionato. Oggi è lui il bomber dell'Athletic, dopo una metamorfosi muscolare e tattica verso il ruolo da prima punta avviata nella stagione 2017-18. Due gol in sei partite in stagione, e un record di cui andar fiero: è sempre in campo, non salta una gara ormai da anni: 239 partite senza mai essere infortunato o squalificato dall'aprile del 2016, primato assoluto nella Liga (per intenderci, in Serie A il recordman è Javier Zanetti, con 137 gettoni consecutivi).
NICO, BASCO NEL CUORE - Il giovane Nico, classe 2002 (Inaki è del 1994) ha avuto un inizio di carriera praticamente uguale a quello del fratello: primi calci nell'Osasuna, l'altra squadra di Pamplona, poi Baskonia, squadra B dell'Athletic e grande salto. Anche lui ala destra, anche lui forse futuro centravanti, per adesso si lega perfettamente alle caratteristiche del fratello. Stesso bottino in campionato, 2 gol in 6 partite, stessa convocazione in Nazionale; ma per Nico si tratta della Spagna, che il fratello ha rinnegato. Dunque si può ricreare una situazione simile a quella vissuta da Jerome e Kevin-Prince Boateng in Germania-Ghana.
CHE ATTACCO - Ci sono stati altri fratelli nella storia della Liga: Fernando e Manolo Hierro, Lucas e Theo Hernandez, Gabi e Diego Milito, Thiago e Rafinha Alcantara. Ma Inaki e Nico Williams sono la prima coppia di fratelli attaccanti nel campionato spagnolo. E possono contare sul supporto, nel 4-2-3-1 di Valverde, dell'ex Torino Berenguer e della leggenda del club Iker Muniain (lui c'era quando con Bielsa in panchina, nel 2012, l'Athletic arrivò in finale di Europa League, persa 3-0 contro l'Atletico Madrid di Falcao). Che siano tornati quei fasti per l'ostinata e romanticissima squadra basca?