RUI PATRICIO (Roma) 5: non sembrava imparabile il colpo di testa di Kalulu. Voli rinviati per pioggia.

DUMFRIES (Inter) 4,5: mentre crescono le quotazioni di Darmian, le sue precipitano. Post Mondiale d’ombre. Basta entrare in campo all’ottantesimo e saltare un po’ meno di Caldirola.

FERRARI  G.(Sassuolo) 5: ci risiamo, un altro assist. Dopo Augello, ringrazia Saponara.

MARI’ (Monza) 4,5: la prima da titolare dopo l’operazione non va benissimo. Pressato da Lautaro dentro l’area, si prende troppa confidenza e regala il 2 a 1 provvisorio all’Inter. Si sa che gli argentini pressano forte, Qatar docet.

CARLOS AUGUSTO (Monza) 5,5: la dormita della giornata. Indietreggia sul cross di Bastoni anziché andare incontro allo spiovente, e Darmian lo beffa.

RINCON (Sampdoria) 5: espulso, lascia in dieci per quasi un’ora una squadra che si deve salvare. L’entrataccia per fermare Osimhen non ha senso. 

VRANCKX (Milan) 5,5: ok l’errore di De Ketelaere (inconcepibile) sulla traiettoria di Pellegrini, ma vogliamo riflettere anche su quel fallo inutile, a pochi minuti dal fischio finale, contro una delle squadre più pericolose sulle palle inattive?

MKHITARYAN (Inter) 5: pigro, non legge l’inserimento di Ciurria nel primo tempo, poi perde palla nell’azione del pareggio finale. È l’emblema del calo: tra i protagonisti contro il Napoli, completamente assente a Monza. 

ZANIOLO (Roma) 5: un solo gol in campionato, un’altra prestazione deludente. E quando va giù la Roma si riaccende. Si parla troppo poco di questo Zaniolo perso. Questo Zaniolo vuoto.

LUKAKU (Inter) 4: blastato pure da Mentana, che l’ha scambiato per un difensore del Monza, ormai sta diventando una macchietta. Dove non arriva la tecnica, può arrivare l’orgoglio. Batti un colpo, Big Rom!

ZAPATA (Atalanta) 5,5: quando ti accorgi di non essere più devastante come una volta. Il giovane Hojlund si sta prendendo l’Atalanta sulle spalle al posto suo.

INZAGHI (Inter) 4,5: un bel ballottaggio tra Inzaghi e Pioli (5), questa volta. Si fanno riacciuffare entrambi nel finale, ma l’aggravante per l’allenatore nerazzurro è la qualità dell’avversario, non certo paragonabile a quella della Roma. Troppo scontato, inoltre, il calo di prestazione dopo la grande prova contro il Napoli.