MILINKOVIC-SAVIC (Torino) 4,5: il mezzo voto sopra al 4 è fin troppo generoso. Minuti di recupero da “brividi, brividi, brividi…”

EBUHEI (Venezia) 4,5: scambia il Penzo per una giostra di autoscontri. Prima si scrocia con l’arbitro, poi impatta Mertens senza senso. Rosso diretto.

NASTASIC (Fiorentina) 4: imbarazzante il duello perso con Immobile in occasione del raddoppio laziale.

GUNTER (Verona) 5: a suo modo segue le orme di Nastasic, perdendosi Vlahovic dopo un duello aereo piuttosto banalotto.

CASALE (Verona) 5: male nel primo gol subìto (perché regala palla a Dybala) ma anche nel secondo, quando resta attratto dall’argentino e non si cura di assorbire l’inserimento di Zakaria.

MAITLAND-NILES (Roma) 5: un po’ a disagio sulla fascia sinistra, dove il terzino destro del Genoa, Hefti, gli soffia e risoffia via il pallone continuamente.

TORREIRA (Fiorentina) 4,5: non adatta la regia al nuovo centravanti Cabral, percepisce solo il vuoto di Vlahovic quando alza la testa. Poi si fa pure espellere per doppia ammonizione.

DUNCAN (Fiorentina) 4,5: un altro orfanello di Dusan. Stranamente fiacco sull’inserimento di Milinkovic che porta in vantaggio la Lazio. 

KESSIE (Milan) 5: è bastato toglierlo. Non ha funzionato per niente la mossa Kessie-trequartista, anzi, ha incentivato il bel primo tempo dell’Inter.

ZANIOLO (Roma) 5,5: miglior protagonista della sceneggiata incomprensibile della Roma di Mourinho. Il fallo di Abraham è netto, il Var deve intervenire, ma gliene va a lui. Giusto il rosso per proteste. Ha ragione Milena Bertolini: “Zaniolo va educato”. 

MOUSSET (Salernitana) 4: per un esordio da sogno (Verdi) ce n’è uno da incubo, il suo. L’unica palla che tocca è nella sua area, ma “con le mani, con le mani, con le mani, ciao ciao”.

DIONISI (Sassuolo) 4: interrogato dal maestro, torna al banco (di nebbia) con un votaccio sul diario. Sono tre partite consecutive che il Sassuolo viene distrutto sul piano del gioco.