STRAKOSHA (Lazio) 5: troppo schiacciato sul primo palo (già coperto da un compagno) sul cross di Lazovic per Simeone. Nel terzo gol sceglie male il tempo d’uscita.

MULDUR (Sassuolo) 4,5: la facilità con cui Leao lo salta sistematicamente ha dell’incredibile.

AYHAN (Sassuolo) 5: inizia lui a regalar palloni ai rossoneri. Non trovando un appoggio vicino, la perde malamente all’altezza del centrocampo, pressato dagli uomini di Pioli. E il Milan passa in vantaggio.

RADOVANOVIC (Salernitana) 4,5: perde di vista Nestorovski sul cross di Molina, si fa saltare come un birillo da Pereyra nel gol del quattro a zero.

FERRARI (Sassuolo) 5,5: gran salvataggio nei primi minuti di gioco, poi però la combina grossa imitando il compagno di reparto Ayhan: Leao gliela soffia in area e serve subito Giroud per il raddoppio. Due a zero e partita virtualmente già finita.

RUGGERI (Salernitana) 5: sostituito nell’intervallo causa Molina. È più un braccetto che un quinto: la scelta ‘difensiva’ di Nicola non paga.

LOPEZ (Sassuolo) 4,5: tra i peggiori in campo di Sassuolo-Milan. Non è certo il francesino rabbioso che non sbaglia passaggi visto durante l’anno. Ha già la testa altrove, probabilmente...

RABIOT (Juventus) 5,5: un voto anche troppo generoso. Conclude l’anno male, senza geometrie, senza gol e facendosi pure ammonire. Ah, con Pirlo ne aveva fatti 5 fra campionato (4) e coppe.

J. PEDRO (Cagliari) 4: manca il tap-in vincente nel finale, contrastato da Ceccaroni. Altri tiri non si ricordano. Davvero troppo poco a livello di pericolosità sotto porta.

PAVOLETTI (Cagliari) 4,5: costruisce solo sponde e torri inutili, non impensierisce mai il portiere del Venezia.

KEAN (Juventus) 5: zero tiri e 3 passaggi in 79’. Avesse almeno il 100% tra riusciti e tentati… Neanche quello. Prestazione senza precedenti, verrebbe da dire.

ALLEGRI (Juventus) 5: gli allenatori di Cagliari e Salernitana hanno preso meno, in pagella, ma il vero flop dell’ultima giornata sono gli zero tiri in porta della Juventus a Firenze. Il muso non è neanche più ‘corto’, è proprio sparito.