HANDANOVIC (Inter) 5: sul lancio di Cataldi i centrali dormono, lui vola a farfalle. Un bel quadretto.

MAZZOCCHI (Venezia) 4: il toro Theo lo incorna, sbatte e sbalza da ogni lato manco fossimo a Pamplona. Ma per primo l’ha ubriacato Leao…

SVOBODA (Venezia) 3: quel che non combina Svoboda nell’azione del rigore… Tutti gli errori possibili e immaginabili che può commettere un centrale concentrati in pochi secondi. Dono della sintesi. 

DE MAIO (Udinese) 4: gioca due partite titolare e l’Udinese prende 3 gol dall’Empoli e 6 dall’Atalanta. Dileggiato dalla tecnica sarcastica di Muriel.

CAMBIASO (Genoa) 4,5: in evidente ritardo su Bastoni, nel gol che decide questo attesissimo scontro diretto. Può bastare? Ah, sostituito dopo 45 minuti. 

MELEGONI (Genoa) 4: un altro che è rimasto negli spogliatoi all’intervallo di Genoa-Spezia, e giustamente. Ectoplasma. 

CASTROVILLI (Fiorentina) 4,5: si perde Singo sull’uno a zero, non riuscendo poi a farsi perdonare nel resto della partita. Anzi…

CALLEJON (Fiorentina) 4: il retropassaggio a Terracciano con cui lancia in porta Brekalo è lo specchio dell’atteggiamento viola contro il Torino. Della serie, prego, fate pure, quella è la via. 

VLAHOVIC (Fiorentina) 5: combatte invano con Bremer. Un senso di impotenza su cui riflettere.

KEAN (Juventus) 5: chi della potenza è invece la perenne immagine illusoria, ingannevole come poche, è Moise Kean. Possibile nemmeno un tiraccio alle stelle? 

SHOMURODOV (Roma) 5,5: reo di non aver seguito ‘da terzino’ il taglio di Cuadrado, è uno dei responsabili del gol del 3 a 3. Preso di mira dal suo stesso allenatore per l’approccio sbagliato.

ITALIANO (Fiorentina) 4: Juric mette a ferro e fuoco i suoi sogni di gloria. Nella lotta delle intensità, la Viola stramazza.