MILINKOVIC-SAVIC (Torino) 5,5: ma dove va sul gol di Djuric? Come si mette?

MAEHLE (Atalanta) 5: “difende male e attacca peggio”.  Riporto pari pari il giudizio lapidario dell’inviato Salis.

RRAHMANI (Napoli) 5: l’azzardo di Spalletti. Il centrale albanese mancava da tre mesi e si è visto. In particolare nell’azione del gol nerazzurro, quando appena prima del cross di Dimarco si è lasciato manipolare dai movimenti di Dzeko.

FERRARI (Sassuolo) 4,5: mai una certezza. Stavolta serve l’assist per Augello. Ma perché?

VOJVODA (Torino) 5: gioca 68 palloni, ma i passaggi riusciti sono solo 32. Troppi errori.

LOBOTKA (Napoli) 5: ricordavamo un altro regista: brillante, mai in difficoltà. A San Siro abbiamo visto la copia sbiadita: qualche passaggio forzato, duelli persi, e un controllo del possesso solo apparente. 

AKPA AKPRO (Empoli) 5: in 16 giornate di Empoli (a cui bisognerebbe togliere le 5 assenze), due rossi. Uno contro la Roma il 12 settembre e uno ieri sera, a Udine. Agitato, il ragazzo.

MILINKOVIC-SAVIC (Lazio) 5: aveva chiuso l’anno con un 5, perdendo male il duello con Rabiot in Juve-Lazio, riparte con un 5 anche a Lecce, dove gioca con una percentuale di passaggi riusciti/tentati del 62%.

ZIELINSKI (Napoli) 5,5: spreca una delle occasioni più nitide create dal Napoli nel primo tempo, ciccando il pallone come un principiante. Proprio lui che ha tecnica da vendere. E nel complesso, dalla sua parte prevale Barella. Esce a testa bassa al minuto 65, sostituito da Raspadori.

OSIMHEN (Napoli) 5: più dell’estro di Kvara, che un pochino ci ha provato, è mancata al Napoli la tigna del centravanti nigeriano. Inaspettatamente annullato da Acerbi.

LUKAKU (Inter) 5: la presenza di Romelu nella flop 11 non dipende tanto dalla prestazione (quasi da 6), ma dall’ennesimo gol clamorosamente sbagliato. In una partita di basket ho visto un giocatore chiedere scusa a un altro perché sbagliando un canestro facile gli aveva tolto un assist a referto. Ecco, scusarsi subito con Barella.

DIONISI (Sassuolo) 4: cosa sta succedendo al Sassuolo? Ad alcuni mancano le motivazioni, gli schemi sono i soliti, e il tecnico neroverde si ostina a preferire Thorstvedt a Traorè, salvo poi stravolgere tutto nella ripresa (con evidenti risultati migliori). Ma nel frattempo si precipita.