SILVESTRI (Udinese) 5,5: un po’ fermo sul gol di Aina, non chiude il primo palo quando arriva Pellegri. Più fortuna che bravura nel salvataggio finale su Karamoh.

HIEN (Verona) 4: perennemente sbilanciato. Prima dalle finte di Laurienté, poi da quelle di Traorè.

ZIMA (Torino) 5: tanti errori, il più sanguinoso dei quali mette in porta l’Udinese per il momentaneo pareggio. 

CALDIROLA (Monza) 4,5: impostazione traballante, incerto in tutto, non tiene Diaz neanche di spalle, quando si gira e calcia per il diagonale del raddoppio.

VENUTI (Fiorentina) 4,5: esiste la zona Cesarini e la zona Venuti, il suo rovescio. Il terzino viola ci ricasca, e dopo quel Fiorentina-Juve di Coppa decide comicamente anche Fiorentina-Inter.

NDOMBELE (Napoli) 5,5: sembra che faccia sempre (e male) la stessa giocata. Suo, del resto, un guizzo in area che per poco non si trasforma in rigore. 

PELLEGRINI (Roma) 5,5: senza Dybala urge un po’ di fantasia. Ma Lorenzo è troppo impegnato a schermare Lobotka, non gli riesce altro.

DIMARCO (Inter) 4,5: si sveglia solo per azzoppare Bonaventura in area. Rigore sacrosanto, meritava pure il rosso. 

DESSERS (Cremonese) 4,5: sbaglia un rigore pesantissimo e similia in movimento nello scontro diretto per l’ultimo posto

ABRAHAM (Roma) 5,5: la storia del lavoro oscuro non la beviamo più. Aizza il pubblico come se fosse in partita, in realtà non la vede mai. 

MURIEL (Atalanta) 5: col rosso finale per doppia ammonizione raschia il barile di una prestazione individuale e collettiva molto deludente.

ALVINI (Cremonese) 4,5: zero vittorie in undici giornate, perso anche lo scontro diretto con la Samp, ma lui parla di “beffa atroce”. Di fatto, panchina sempre più in bilico.