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I fischi a Tavecchio e il primo tempo, è una Juve vergognosa: il Monza scalda il pullman di Berlusconi
Proprio questo handicap, che non si più certamente addebitare ad Allegri, vieta qualsiasi sogno di rimonta in chiave Champions e a maggior motivo quindi il tecnico bianconero deve puntare sulle coppe. Non a caso lascia in panchina Pogba e rilancia Vlahovic soltanto nell’ultima mezz’ora, pensando alla sfida di giovedì in coppa Italia contro la Lazio, anticamera del più prestigioso appuntamento in Europa League contro il Nantes. In attesa di sapere se ci sarà l’atteso riscatto della Juventus nelle due coppe, rimane negli occhi la splendida prova del Monza che gioca il primo tempo con la personalità della grande squadra, segando subito un gol con Caprari annullato dal Var e poi rifilando un micidiale uno-due a Szczesny con le reti validissime e bellissime di Ciurria e Dani Mota. Tanto Monza e poca Juventus in un primo tempo in cui il portiere ospite Di Gregorio non deve compiere nemmeno una parata. Inutilmente, infatti, Allegri rilancia dall’inizio Kean in attacco con Di Maria a supporto, sperando magari nella voglia di riscatto dell’argentino che all’andata si fece espellere. Come non detto. La Juventus gira a vuoto, incapace di costruire azioni pericolose, perché il centrocampo è senza qualità, per le omissioni del solito deludente Paredes e gli errori di Fagioli e Rabiot. In assenza di ritmo, fantasia, e delle accelerazioni del rimpianto Chiesa, servirebbe la spinta dalle fasce laterali, ma né De Sciglio, né Kostic, riescono a liberarsi per i cross. E così la difesa a tre, mal protetta dagli esterni e da un centrocampo capace di fare filtro sbanda perché Bremer va in affanno come Gatti e Danilo appena il Monza affonda con Ciurria e Carlos Augusto bravi a supportare Pessina e Caprari, a ridosso dell’unica punta Mota Carvalho. Per la serie “c’era una volta la migliore difesa”, perché dopo le famose otto vittorie consecutive senza avere mai subito un gol, sono arrivati i cinque del Napoli, i tre dell’Atalanta e ora i due del Monza.
Visto il nulla del primo tempo, Allegri fa bene a cambiare tre uomini nell’intervallo, inserendo i veloci Soulè e Iling-Junior sulle fasce al posto di Fagioli e Kostic con Locatelli al posto di Paredes. La mossa serve perché la Juventus alza il ritmo e chiude il Monza nella propria metà campo, ma quando meriterebbe di dimezzare lo svantaggio, Di Gregorio, che si conferma un portiere da grande squadra, vola per deviare le conclusioni di Locatelli, Milik e Di Maria. E così alla fine, invece di segnare almeno un gol, la Juventus rischia di subire il terzo quando Petagna, subentrato a Caprari, costringe Szczesny alla parata più difficile della giornata. Il 3-0, però, sarebbe stato troppo, perché al Monza basta e avanza questo meritatissimo 2-0. E dopo aver già vinto all’andata, nell’esordio in panchina di Palladino, e avere fermato l’Inter sul pareggio, adesso manca soltanto un successo sul Milan, il prossimo 18 febbraio in casa, per scaldare i motori del famoso pullman promesso da Berlusconi ai giocatori del Monza…
IL TABELLINO
Juventus-Monza 0-2
Marcatori: pt 18' Ciurria, 39' Mota Carvalho.
Assist: pt 18' Machin, 39' Carlos Augusto.
Juventus (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; De Sciglio (19' st Vlahovic), Fagioli (1' st Soulé), Paredes (1' st Locatelli), Rabiot, Kostic (1' st Iling-Junior); Di Maria, Kean (13' st Milik). A disp. Perin, Pinsoglio, Pogba, Alex Sandro, Miretti, Rugani. All. Allegri.
Monza (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Pablo Marì, Caldirola (24' st Marlon); Ciurria (32' st Birindelli), Machin, (32' st Ranocchia) Rovella (14' st Sensi), Carlos Augusto; Pessina, Caprari (25' st Petagna); Mota Carvalho. A disp. Cragno, Sorrentino, Donati, Barberis, Gytkjaer, Valoti, Antov, Colpani, Carboni, D'Alessandro. All. Palladino. Arbitro: Aureliano di Bologna.
Var: Fourneau di Roma1.
Ammoniti: st 24' Caprari (M), 33' Sensi (M).