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I dubbi di Mancini, l’idea di Gravina e l'ombra di Lippi e Cannavaro: il futuro della panchina dell'Italia
I DUBBI DI MANCINI E L'IDEA DELLE DIMISSIONI - Dal record di risultati utili consecutivi alla beffa atroce contro la Macedonia: il presidente della FIGC Gravina ha già confermato di voler proseguire il percorso con Mancini, che ha un contratto fino al 2026, data del prossimo Mondiale, e gli converrebbe mantenere in sella, anche al netto di una funzione di "parafulmine" dalle critiche che stanno invadendo i social e non solo. Tutto dipenderà dunque dalla voglia dell'attuale commissario tecnico di continuare o meno la propria esperienza, che ha toccato in pochi mesi il punto più alto e quello più basso della sua lunga carriera: l'idea delle dimisisoni non è tramontata nella mente dell'allenatore e il presidente accetterà qualsiasi scelta il tecnico decida di prendere. Nelle ultime ore è nata anche l’idea di nominarlo supervisore di tutte le nazionali, ruolo che potrebbe invogliarlo a restare.
L'OMBRA DI LIPPI E CANNAVARO E LA SUGGESTIONE ANCELOTTI - Incombe però l'ombra di Fabio Cannavaro, che spera nella chiamata da parte della Federazione, magari affiancato da Marcello Lippi: un Pallone d'Oro campione del mondo e l'ultimo tecnico iridato. La classica strada del ct "artigianale", anche se non si tratta di un tecnico federale, ma le 136 presenze in più 13 anni sono una garanzia. Più complicate le piste Gattuso, Pirlo e Ranieri, mentre la suggestione porta al nome di Carlo Ancelotti, che però dovrebbe lasciare il Real Madrid per intraprendere la strada azzurra. Che nelle ultime ore è più tendente al nero, ma passerà anche questa: l'Italia risorgerà e tornerà dove merita.
@AleDigio89