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I dubbi di Bernardeschi sulla Juve e una 'pretesa' dalla Fiorentina
Ma è una deadline che la Fiorentina vuole assolutamente anticipare, al massimo al mese di giugno, anche perché la programmazione della nuova stagione dovrà inevitabilmente fare i conti con la presenza o meno di Bernardeschi: una gran bella differenza a livello tecnico, ma soprattutto economico. L’ipotesi della cessione esiste ma al momento non è la più vicina, per un semplice motivo: ancora non sono arrivate offerte concrete alla Fiorentina, che dal suo canto non vorrebbe scendere sotto i 40-50 milioni di euro. Manchester United, Chelsea, Inter e Juventus, con riserva, sono avvertite. E’ proprio il club bianconero a mettere “in crisi” il talento viola, che da un lato non vorrebbe tradire la Fiorentina e i suoi tifosi (lo scorso marzo rifiutò una sciarpa della Juve per evitare il "caso diplomatico") ma dall’altro è sottoposto ad un discreto pressing da parte del concittadino Buffon. I Della Valle tutto vorrebbero, fuorché concludere un affare di questo tipo con gli Agnelli e da qui magari qualche incentivo in più a spingere sull’acceleratore sulla strada del rinnovo.
Arriviamo però anche al capitolo “garanzie”: quelle di cui Bernardeschi necessita per convincersi a proseguire la sua carriera con la maglia della Fiorentina, almeno per un anno, fino a Russia 2018. Non si parla di soldi in più (non è vero che la richiesta dell’entourage è arrivata a 4,5 all’anno), né di bonus particolari e neanche di clausola: quella il calciatore, guidato dall’agente Bozzo, non la vorrebbe, per evitare di trovarsi vincolato ad un maxi-prezzo. E’ questione di contesto tecnico, quello che permetterebbe a Bernardeschi di esprimersi ancora in un quadro di alto livello, se pur privo dell’Europa. E allora palla al numero dieci, che deve far sapere cosa vorrà fare da grande, ma palla anche alla Fiorentina, che il suo talento deve convincerlo con un progetto tecnico alla sua altezza.