
I debiti di Eriksson: ha lasciato un buco da 10 milioni di euro. I cimeli all'asta e il tradimento del consulente
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Per l'esattezza il buco ammonta a 118 milioni di corone svedesi. E in vendita sono finiti oggetti di ogni valore, da piccoli cimeli dell'allenatore con cui la Lazio vinse lo scudetto del 2000, fino alla tenuta Bjorkefors Manor a Sunne (contea di Varmland) dal valore stimato di 2 milioni di euro. Passando dai completi firmati Armani indossati quando era ct della Nazionale inglese, ma anche dalla maglia di Didier Drogba della Costa d'Avorio e perfino la medaglia che gli fu consegnata quando vinse lo scudetto con la Lazio. Si tratta di ricordi personali e professionali recuperati dalla casa di Sven Goran Eriksson.
"L'unica persona che odio è Samir Khan", aveva detto Eriksson nel 2007 quando, scoperti gli investimenti truffaldini del suo consulente finanziario, si decise a denunciarlo. "Gli ho dato troppa libertà - ammise Eriksson nel 2017 in un'intervista all'inglese The Guardian -. Non ho mai dato importanza ai soldi, non ho mai saputo esattamente quanti ne avevo né dove fossero". Tutto questo è oggi ricaduto sulla testa dei suoi eredi, che si sono dovuti ingegnare per mettere una toppa all'enorme falla (in gran parte dovuta al fisco). Oltre alle vendite c'è anche un'asta.
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