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    Honda e Mati, da criticati a trascinatori del Milan in Europa. E Deulofeu...

    Honda e Mati, da criticati a trascinatori del Milan in Europa. E Deulofeu...

    • Daniele Longo
    Il Milan torna in Europa a distanza di tre anni (l’ultima partecipazione nelle competizioni europee dei rossoneri risale alla Champions League 2013/14). Vincenzo Montella è riuscito ad avere la meglio sul Bologna grazie a due intuizioni tanto geniali quanto rischiose lanciando Honda e Mati nella seconda frazione. 

    NEL SEGNO DEL SAMURAI - L’ultima gioia in Serie A con la maglia del Milan, Keisuke Honda se l’era tolta oltre un anno fa, il 14 febbraio del 2016 contro il Genoa. Il samurai giapponese ha vissuto la stagione piu' difficile da professionista, mesi e mesi trascorsi in panchina. Oggi ha dimostrato tutta la sua professionalità e la cifra tecnica: non era facile entrare in una gara così importante e deciderla. A giugno scadrà il suo contratto e con esso la sua avventura in rossonero, dopo tre stagioni e mezza contrassegnate da 80 presenze e 10 gol. Proprio lui, sempre tra i piu' criticati dai tifosi, ha lasciato in dote un ricordo intenso nella sua ultima apparizione a San Siro. 

    LA CLASSE DI MATI - Il gol con un tocco sotto morbidissimo contro il Genoa, la magia che manda in gol Deulofeu contro il Bologna. Queste le due istantanee della stagione di Mati Fernandez che, a conti  fatti, ha lasciato la firma in rosso sulla stagione del Milan. Montella si fida del cileno ciecamente, vorrebbe continuare a lavorare con lui anche in vista della prossima stagione. Dopo la gara di oggi, aumentano in maniera esponenziale le possibilità di un riscatto dalla Fiorentina. Gli accordi parlano di un diritto fissato a 900000 euro ma non è da escludere una rivisitazione su cifre ancora più basse. Chiusura dedicata a Gerard Deulofeu, un giocatore che ha una marcia diversa rispetto ai compagni: a volte pigro, a volte tremendamente decisivo. Il Milan vuole andare a trattare con il Barcellona, forte della volontà del catalano di giocarsi le sue carte in vista del Mondiale nel 2018. Adesso, con una una qualificazione in tasca, la missione di Mirabelli sembra essere meno difficile. 

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