DIRITTI ESCLUSIVI ESERIE A TIM E FOTOGRAFO
I caster raccontano la eSerie A a CM. 'Dr Whi7es': 'Draft e qualità le chiavi del successo'. 'Hevnokat': 'E' un passo avanti nella lotta al gender gap'
ELENA CORIALE
Per Elena Coriale, in arte 'Hevnokat', la conduzione è un'esperienza nuova. Per la prima volta si trova 'dall'altra parte della barricata', lei che è abituata a impugnare il joystick e a scendere in campo: due volte campionessa dell'eFemminile, campionato organizzato su FIFA dalla LND, e pro player nota in tutto il panorama italiano. "Sicuramente è una grande emozione - racconta 'Hevnokat' -. E' doppiamente emozionante, so cosa stanno provando i giocatori dall'altra parte e cosa provano i miei colleghi, è bellissimo avere il loro supporto".
Giocatrice di livello e caster, la presenza di Elena Coriale in conduzione è un forte segnale contro il gender gap che ancora è ben presente anche all'interno del mondo degli eSports. L'apertura a tutti, senza distinzioni di genere, di una competizione di prestigio come la eSerie A è un importante passo, ma cosa si può fare per portare avanti questa battaglia? "Sicuramente stiamo facendo passi in avanti e qualche meccanismo inizia ad ingranare, ma la strada è ancora lunga. Soprattutto per quanto riguarda il mondo femminile siamo lontani, servirebbe un altro torneo femminile per far capire a pubblico a giocatori che ci siamo anche noi. Anche se spero che arriveremo all'integrazione totale".
Un'altra spinta può arrivare anche dagli exploit delle giocatrici stesse, come accaduto in Germania: Fabienne 'FabienneXIII' Morlok del Fokus Clan è diventata la prima player nella storia a classificarsi a un torneo ufficiale di FIFA (Global Series 4, Europa Est): "Penso che comunque sia un problema di mentalità. Ci sono giocatrici fortissime che stanno ottenendo risultati straordinari. Non sono le qualità che mancano, ma è vero che spesso ci sentiamo escluse e giudicate: se sei brava magari non sei tu a giocare o c'è qualcosa che non va. Dovremmo essere giudicate per le nostre abilità e non per il nostro aspetto, ma questo vale un po' per tutto e non solo per il gioco".
"Quello che ha fatto la eSerie A, in questo senso, è un passo importante - continua Coriale -. Infatti mi sono buttata subito. Per me è stato difficile mettermi alla prova facendo cose mai fatte prima. Sei sotto gli occhi di tutti, sei consapevole che ci sarà un giudizio di pubblico e colleghi, ma sono felice di questo percorso e lo rifarei altre mille volte".
Ma arrivati alla fine della eSerie A, chi ha stupito di più 'Hevnokat'? "Sono diventata un disco rotto, ma tutti. Il livello dei giocatori quest'anno si è alzato a un livello mostruoso, sono tutti molto bravi e molto tecnici e lo stanno dimostrando. Sia per quanto riguarda i pro, sia per quanto riguarda i draftati: è questo il confronto tra i professionisti di vecchia data e le nuove generazioni che vogliono dare il massimo".
MARCO BIANCHI
Non è un novellino del mestiere invece Marco Bianchi, 'Dr Whi7es' è una figura di riferimento nella community italiana di FIFA e quest'anno si è sdoppiato nel doppio ruolo di caster e analyst della eSerie A. Per restare ad alti livelli, come per i telecronisti del calcio tradizionale, la parola d'ordine è: preparazione. "Sicuramente serve conoscere a fondo il gioco che, con le varie patch e update, cambi continuamente", racconta Marco Bianchi. Entrando più nel dettaglio: "Servono anche tante sessioni video in cui studiare i vari pro player, in modo da arrivare preparati all'evento e non essere sorpresi da alcune scelte di formazione o modulo. Praticamente: è la stessa preparazione di un telecronista di calcio reale".
'Dr Whi7es' è alla sua seconda partecipazione da caster alla eSerie A, ha avuto modo di valutare dove il campionato organizzato da Lega Serie A abbia compiuto il miglior salto di qualità: "Sicuramente nell'organizzazione, con l'arrivo degli show settimanale per riempire le pause della competizione. In più - prosegue -, c'è una migliore divisione delle partite che ha permesso di dare maggiore spazio a tutti i giocatori impiegati. Infine, la qualità dei player: in questa edizione è ai massimi livelli, in quanto competono praticamente tutti i migliori giocatori italiani".
In un contesto così competitivo, chi ha stupito di più tra i vari team e i vari player? "Sicuramente le tre neopromoesse hanno costruito dei roster di altissimo livello e infatti tutte e tre sono arrivate alle Final Eight. Montaxer (Salernitana), Hartixel (Empoli) e Karimisbak (Venezia) si stanno togliendo grandi soddisfazioni a livello italiano ed europeo e sono convinto che abbiano tutte le carte in regola per alzare il trofeo. Occhio, però, anche alle vecchie volpi Obrun (Torino) e Giovhy (Sampdoria) in cerca di riscatto dopo il terzo quarto posto della scorsa edizione".
Tra le note più positive della seconda edizione della eSerie A c'è l'introduzione del Draft, promosso a pieni voti anche da Marco Bianchi: "Sicuramente è una grande vetrina per tutti i ragazzi, che possono mettersi in mostra e strappare un contratto da pro. Pensiamo al 'Rookie of th Year' dello scorso anno, Raiolacrew, che è diventato uno dei pro del Bologna. In questa eSerie A, secondo me, hanno fatto molto bene Storari del Bologna e Carburatore del Milan, che hanno dimostrato di poter tenere test ai migliori player del torneo".
Cosa potrebbe portare la eSerie A nella sua terza edizione per migliorare ulteriormente? 'Dr Whi7es' svela la sua ricetta: "Mi aspetto che salga ancora il livello della competizione. Secondo me, sarebbe bello vedere anche l'introduzione di un torneo dedicato al 2vs2: due competizioni in parallelo, una 'classica' 1vs1 e una 2vs2".