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    La buonanotte di Bernardini: i Beatles e i misteri di Abbey Road, la 'zebra' più famosa del mondo

    La buonanotte di Bernardini: i Beatles e i misteri di Abbey Road, la 'zebra' più famosa del mondo

    • Marco Bernardini
    La buonanotte è una domanda. Nonno dimmi, chi erano mai questi Beatles? La risposta è la copertina di un disco in vinile conservato come una reliquia. La fotografia basta, da sola, per aprire il baule della memoria. Quattro giovani uomini in fila indiana. Attraversano Abbey Road, a Londra, sulle strisce pedonali calpestando quella destinata a diventare la "zebra" più celebre del mondo. "Come together", avanti tutti insieme. Sembra l'invito a una festa. Non lo è. Stanno stanno celebrando un "funerale". 

    In testa John vestito di bianco. Il sacerdote ministro del culto. Lo segue Ringo completamente in nero. Lui porta la bara. Il terzo è Paul, l’unico scalzo. In Inghilterra i morti vengono sepolti a piedi nudi. Chiude la fila George in jeans. Toccherà a lui scavare la fossa. Geniali e folli come i purosangue hanno appena regalato al mondo il loro ultimo capolavoro musicale. L’anno dopo, nel 1970, uscirà il loro "testamento". Let it be, lascia stare ragazzo. La risposta a coloro che gli chiedono perché hanno deciso di smettere di far cantare il mondo. Era già tutto scritto in Abbey Road, la strada dei misteri. Ecco chi erano mai questi Beatles. Forse figli delle stelle. Buonanotte e fate sogni colorati. 
     

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