VILLAR (Roma): 0 presenze - Il fiorettista spagnolo fatto passare per un incompetente del centrocampo. L’anno scorso non sbagliava un passaggio, oggi, secondo il tecnico portoghese non è degno di giocare un minuto in Serie A, al posto di Cristante. La verità è semplicemente un’altra: il calcio di Mou è diverso da quello di Fonseca. Il contratto di Gonzalo scade nel 2024, ma le valigie sono già pronte per gennaio.

ESCALANTE (Lazio): 1 presenza - A Roma c’è un altro Gonzalo che non ha conquistato il nuovo allenatore. Si tratta di Escalante della Lazio. Sarri fa giocare o Leiva o Cataldi, l’argentino mai. Anzi no, 8 minuti Escalante li ha giocati contro l’Empoli, nella prima giornata. E dire che per molti era lui il vice Leiva. Scadenza nel 2024, è facilissimo che voglia andarsene a gennaio.

BASELLI (Torino): 3 presenze - Anche Juric è allenatore che divide. Di qua i suoi giocatori di là gli altri. E Baselli è tra questi ultimi. Per il tecnico croato non è né un interno né una sottopunta nel suo 3-4-2-1. Scadenza contratto: giugno 2022. Minuti giocati in 12 giornate: 80. Mai titolare.

RADOVANOVIC (Genoa): 0 presenze - Un caso singolare è quello di Radovanovic finito fuori rosa. Dopo essere stato un importante baluardo difensivo e costruttore arretrato del Genoa di Ballardini lo scorso anno, in estate ha rifiutato di trasferirsi al Benevento. L’ha pagata. Ma oggi è il Genoa che lo rimpiange. In scadenza a giugno, potrebbe essere reintegrato in febbraio o partire.

DIAWARA (Roma): 1 presenza - Tra le vittime dell’Aspmyra Stadion c’è anche Diawara. Dai tempi di Napoli viene considerato un buon cambio, anche se non sempre è stato all’altezza di questa fama. Mourinho in campionato gli ha concesso 7 minuti sul 4-0 contro la Salernitana, non di più. Con Fonseca lo scorso anno aveva raggiunto ben 18 presenze in Serie A, di cui 7 da titolare. Scadenza nel 2024 come Villar.