
I 5 attaccanti più infelici del campionato

SANCHEZ (Inter): 7 presenze - Era prevedibile che l’arrivo di Inzaghi e pupillo (il Tucu Correa) avrebbe compromesso la felicità di Sanchez all’Inter. Presenze e minutaggio, per quanto dignitosi ed eccezionali in questa lista, nascondono in realtà un’insofferenza di fondo: l’attaccante di Tocopilla vuole di più. Ha giocato titolare solo una partita su 12. E se schiocca le dita c’è la fila. Scadenza contratto: giugno 2023.

SANTANDER (Bologna): 3 presenze - Sì, ok, 3 presenze… ma rispettivamente da 1, 5 e 7 minuti, per un totale miserrimo di 12. L’arrivo di Arnautovic è stato il colpo di grazia. Già in estate era considerato un esubero. Contratto in scadenza a giugno.

ZAZA (Torino): 2 presenze - Uno dice, ha giocato poco perché nelle prime sette giornate aveva problemi al ginocchio. Vero. Ma il Torino pratica il 3-4-2-1, e Juric aborre qualsiasi forma di tandem (“Mai con due punte”). E i centravanti granata sono tre al momento: lui, Sanabria e Belotti. O meglio: Belotti, Sanabria e lui. Scadenza contratto: giugno 2023.

VERDI (Torino): 3 presenze - Un discorso simile vale per l’ambidestro Verdi. Il tecnico croato ha già le sue sottopunte. C’è Brekalo, c’è Praet, ci sono Pjaca e Linetty. Verdi fa bene a sentirsi di troppo. Finora non ha raccolto nemmeno 45 minuti, ma ha fatto un gol (prezioso, contro la Fiorentina). Pure a lui scade il contratto nel 2023. Genoa e Sassuolo sono interessate, potrebbe salutare già a gennaio.

SATRIANO (Inter): 2 presenze - Si è messo in mostra nel precampionato con giocate di talento, poi l’Inter è l’Inter. Sparito. Di recente è tornato a far parlare di sé per la maxi squalifica nel campionato Primavera. Tuttavia sono spuntate delle immagini che negano la condotta violenta del bomberino uruguaiano, con l’Inter pronta a fare ricorso. Il ragazzo scalpita, si valutano prestiti a gennaio.