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Hummels e il Bologna: cosa sta succedendo, ecco l'alternativa
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ALTRO TEMPO, CHE NON C’E’ - O meglio, l’idea del 35enne (svincolato dopo aver giocato la finale dell’ultima Champions League con il Borussia Dortmund) era quella di prendere altro tempo prima di una decisione finale e a quel punto il Bologna ha spiegato a Hummels che il club ha fretta di chiudere un difensore centrale, pertanto la fumata si è tinta di nero. Nei giorni scorsi Hummels aveva rifiutato diverse offerte da Europa ed Arabia Saudita e il Bologna aveva ripreso a sperare nel colpaccio, ma gli ultimi colloqui tra le parti - pur molto cortesi - hanno evidenziato che non c’era la possibilità di far collimare le due necessità. I rossoblù, che durante il ritiro in Alto Adige hanno messo in evidenza lacune difensive (tre gol dall’Asteras Tripolis, quattro in un’ora dal Bochum), hanno bisogno urgente di completare un reparto che in altura ha lavorato praticamente con il solo Beukema, più il giovane serbo Ilic e Posch adattato talvolta centrale. Troppo, specie per un tecnico come Vincenzo Italiano alle prese con la complessa eredità di Thiago Motta.
E ORA? - Hummels resterà così alla finestra in attesa dell’offerta giusta, senza scartare un possibile inserimento dalla Serie A (il Milan si era informato in caso di cessione di un difensore, attenzione anche alla Roma), mentre il Bologna riallaccerà i contatti già avuti nelle ultime settimane con le alternative, vista l’urgenza di completare il reparto dei centrali. Il nome più caldo è quello di Logan Costa del Tolosa, club con cui in questa sessione il Bologna ha già chiuso l’operazione Thijs Dallinga.
L’OBIETTIVO NUMERO UNO - Logan Costa è un 23enne francese di origini capoverdiane con una valutazione che si aggira tra i 14 e i 15 milioni di euro, a cui il Bologna si è avvicinato con le consuete formule tra bonus e percentuali sulla rivendita: in Italia è rappresentato da Michelangelo Minieri, agente con cui i rossoblù hanno un canale preferenziale (Orsolini, Fabbian, Cambiaghi), e il Bologna sta cercando di accelerare per chiudere l’affare e anticipare la concorrenza che arriva soprattutto dalla Premier League. Nelle prossime ore il direttore dell’area tecnica Giovanni Sartori cercherà l’affondo decisivo, specie dopo il confronto con Vincenzo Italiano seguito al lavoro di Valles (“prima arrivano gli innesti, prima si inseriscono”, osservava l’ex allenatore viola).
IL BISOGNO DI UNO SQUILLO - Oltre al francese, sulla lista di Sartori ci sono come sempre piani B e C: tra questi lo sloveno Jaka Bijol dell’Udinese, profilo che piace ma su cui pesa la valutazione da circa 20 milioni fatta dai friulani, e il 22enne brasiliano Otavio del Porto. Ma dopo l’attesa di “Godot” Hummels per quasi un mese, ora il Bologna vuole stringere per il suo prossimo centrale in quello che finora è stato un mercato abbastanza deludente, contraddistinto per lo più dalle cessioni dei big - Zirkzee e Calafiori - alle grandi della Premier League.
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