AFP/Getty Images
Honda: un gol per riprendersi il Milan
Una rete, e che rete, che non è bastata al Giappone di Zaccheroni per esordire con una vittoria nel Mondiale, ma che ha riconsegnato al palcoscenico internazionale e al Milan un Keisuke Honda diverso da quello visto nei suoi primi 5 mesi in rossonero. Arrivato a parametro zero a gennaio dal Cska Mosca e presto bocciato da Seedorf per il suo rendimento in campo e la difficoltà di collocarlo dal punto di vista tattico, il numero 10 può diventare un'arma importante nel nuovo Milan di Inzaghi.
IL RILANCIO CON PIPPO? - Il sicuro addio di Kakà e il difficile riscatto, ad oggi, di Adel Taarabt possono offrire al Principe di Osaka la possibilità di giocare con maggiore continuità e proseguire con fiducia il percorso di adattamento al nostro campionato. Il prossimo allenatore rossonero ha fatto capire, anche dai primi movimenti di mercato, che l'anno prossimo i moduli di riferimento saranno il 4-3-3 e il 4-3-1-2 e in entrambi i casi Honda può recitare un ruolo da protagonista. Schierato come mezzala destra, come nella sua nazionale, il giapponese può fornire un contributo importante in termini di qualità e negli inserimenti senza palla; anche come trequartista, pur avendo dimostrato uno scarso dinamismo, ha maggiori opportunità di incidere se Inzaghi saprà allestire una linea mediana a 3 in grado di sostenerlo.
UN ALTRO HONDA - Tornando alla sua prova contro la Costa d'Avorio, almeno nel primo tempo si è rivisto quel giocatore che aveva ben impressionato esattamente un anno fa in Confederations Cup. Sempre pronto a puntare l'avversario per rientrare sul sinistro, leader nel farsi dare la palla dai compagni e perfetto nel controllo e nell'esecuzione che hanno portato al gol, ovviamente col suo piede preferito. E' certamente prematuro stabilire se Honda si sia ritrovato, ma il Milan aspetta anche questo tipo di buone notizie dalla rassegna iridata.
IL RILANCIO CON PIPPO? - Il sicuro addio di Kakà e il difficile riscatto, ad oggi, di Adel Taarabt possono offrire al Principe di Osaka la possibilità di giocare con maggiore continuità e proseguire con fiducia il percorso di adattamento al nostro campionato. Il prossimo allenatore rossonero ha fatto capire, anche dai primi movimenti di mercato, che l'anno prossimo i moduli di riferimento saranno il 4-3-3 e il 4-3-1-2 e in entrambi i casi Honda può recitare un ruolo da protagonista. Schierato come mezzala destra, come nella sua nazionale, il giapponese può fornire un contributo importante in termini di qualità e negli inserimenti senza palla; anche come trequartista, pur avendo dimostrato uno scarso dinamismo, ha maggiori opportunità di incidere se Inzaghi saprà allestire una linea mediana a 3 in grado di sostenerlo.
UN ALTRO HONDA - Tornando alla sua prova contro la Costa d'Avorio, almeno nel primo tempo si è rivisto quel giocatore che aveva ben impressionato esattamente un anno fa in Confederations Cup. Sempre pronto a puntare l'avversario per rientrare sul sinistro, leader nel farsi dare la palla dai compagni e perfetto nel controllo e nell'esecuzione che hanno portato al gol, ovviamente col suo piede preferito. E' certamente prematuro stabilire se Honda si sia ritrovato, ma il Milan aspetta anche questo tipo di buone notizie dalla rassegna iridata.