Honda dice no al Sunderland e sfida Suso: solo uno può restare al Milan
NO AL SUNDERLAND - Qualcosa in effetti si era già mosso: circa due settimane fa il Sunderland ha manifestato un forte interesse per Honda e ha effettuato un sondaggio preliminare non andato tuttavia a buon fine, né con il Milan né soprattutto con il giocatore; da qui poi la decisione dei Black Cats di puntare tutto su Januzaj (che era un obiettivo anche del Milan) e regalare il belga a Moyes. Keisuke vuole club di prestigio, un club che gli offra la possibilità di tornare a giocare una competizione europea, questa l'unica condizione che può convincerlo a lasciare il Milan: in assenza di offerte migliorative, nonostante un feeling mai sbocciato con i tifosi e con il calcio italiano e nonostante il contratto in scadenza nel 2017 Honda è disposto a lottare per risalire le gerarchie di Montella e qualche primo passo in avanti è già stato fatto.
SFIDA A SUSO - La titolarità di Suso contro il Torino nella prima di campionato infatti non è più così scontata: Montella ha apprezzato il rendimento e i progressi di Honda in allenamento e negli ultimi giorni nel tridente con Niang e Bacca ha provato anche il giapponese, pronto a insidiare Suso nonostante lo spagnolo sia ancora in vantaggio. Strappare una maglia da titolare avrebbe un peso specifico importante non solo in campo ma anche sul mercato: il dualismo con Suso è totale, se non dovesse partire Honda si aprirebbero le porte per l'uscita dello spagnolo a condizioni ben diverse (non è in vendita, il Milan per sacrificarlo chiede non meno di 10 milioni di euro e ha già rifiutato un'offerta del Celta Vigo). Honda-Suso, sfida su tutta la linea: dal campo al mercato, solo uno può conquistare Montella e il Milan.
Twitter: @Albri_Fede90