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    Hjulmand, il rimpianto della Serie A: lasciato partire in saldo, per prenderlo ora servono 80 milioni

    Hjulmand, il rimpianto della Serie A: lasciato partire in saldo, per prenderlo ora servono 80 milioni

    • Simone Gervasio
    Come ha fatto il calcio italiano a non accorgersi di quanto fosse forte Morten Hjulmand? La domanda rischia di attanagliare parecchie delle nostre big che, pur avendolo visto in azione per due anni e mezzo a Lecce, lo hanno lasciato andare a Lisbona, a fare le fortune dello Sporting. Il danese, come sempre, sarà in mezzo al campo a lottare e governare anche nella super sfida all’Arsenal di Champions League e sugli spalti dell’Alvalade sono già annunciati diversi osservatori che, mentre tutti si concentreranno su Gyokeres, un occhio vigile lo terranno sull’altro scandinavo. E per lui non sarà una partita come tante. Sulla sua spalla infatti campeggia lo stemma dell’Arsenal, sua squadra del cuore fin da bambino, quella che l’ha spinto a diventare un centrocampista sulle orme di Patrick Vieira.

    IL COLPO - Ci ha messo pochi mesi il danese a prendere pieno possesso dei verdi di Lisbona. Arrivato nella passata stagione per 19,5 milioni di euro – ora ne vale almeno 40 e ha già una clausola di 80 - Amorim gli ha subito consegnato le chiavi del centrocampo e la squadra ha cominciato a volare. Un campionato dominato, una buona campagna europea e, pian piano, il freddo Hjulmand è entrato nel cuore dei caldi tifosi dello Sporting che hanno potuto di nuovo gioire per il proprio club che è tornato a spezzare il duopolio di Benfica e Porto. E l'ex Lecce, quasi per acclamazione popolare, è stato designato capitano.

    I NUMERI - L’ex talento in campo e ora dietro a una scrivania, Hugo Viana, si è dimostrato più lesto e scaltro di tanti suoi colleghi più esperti. L’ha portato in Portogallo battendo una folta concorrenza e accaparrandoselo a un prezzo stracciato. L’innesto di Hjulmand ha portato lo Sporting a cambiare marcia e ha convinto tutti del buon operato del ds che, dopo colpi come questi o come quello di Gyokeres, è stato scelto dal Manchester City. Un centrocampista del genere faceva comodo a tutti dal Milan all’Inter che pure si erano interessate a lui, senza però affondare il colpo. In estate, dopo la crescita graduale della sua carriera, è pronto al grande salto, a prendere per mano una big come lo stesso suo Arsenal, il Barcellona o le tante squadre della Premier che lo stanno seguendo con assiduità. Classe 1999, a 25 anni, Hjulmand è entrato nella fase clou della sua carriera. Il suo club lo ha blindato fino al 2028 ma di offerte per lui arriveranno a iosa ora che ha anche messo una toppa a quello che poteva essere il suo limite: la poca concretezza sotto porta. Dopo due anni e mezzo a Lecce in cui non aveva mai trovato il gol, a Lisbona ha rotto questo tabù e iniziato a segnare. Due reti in questa prima parte di stagione, quattro in quella passata, il tutto con una continuità di prestazioni da far invidia. Da gennaio a giugno del 2021, quando era arrivato in Italia, Hjulmand ha giocato 19 gare in B, 37 nell’annata successiva e 35 nella prima in A, dopo la promozione del Lecce. Si è poi superato nell’annata 2023/24 quando è sceso in campo 49 volte difendendo, in tutte le competizioni, la maglia dello Sporting CP, e anche quest’anno è su una buona strada dopo essere sceso in campo già 17 volte. Il capitano dei portoghesi e della Danimarca c’è sempre.

    IL MERCATO – Il suo scopritore, come di molti altri talenti, è stato Pantaleo Corvino che era andato a prenderselo nel gennaio del 2021 dall'Admira Wacker, club austriaco, per 140mila euro. Da lì un’ascesa ininterrotta. Bravo lo Sporting che, venduto a peso d’oro Ugarte al Psg, è riuscito a trovare un sostituto più che degno del predecessore. Tackle, recuperi, lanci, assist, tiri da lontano e gol: chi prende Hjulmand prende il pacchetto completo, un top player che forse la Serie A non può più permettersi. Eppure era qui. “Mi manca molto il Lecce. Mi manca la città, il mare, gli amici, l’Italia”, dice spesso quando gli si chiede dei suoi trascorsi. Un’occasione persa perché, come per l’Inghilterra che in Championship vedeva segnare Gyokeres al Coventry senza che nessuno si fosse la briga di portarlo in Premier, anche da noi, la miopia dei nostri dirigenti ha fatto sì che un potenziale top player ci sfuggisse di mano.
     

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    Taribo82
    Taribo82

    SOLO 80??? AHAHAHAHAHAH

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