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    Higuain a cuore aperto: 'Siamo uomini prima che calciatori, soffro per mia madre'

    Higuain a cuore aperto: 'Siamo uomini prima che calciatori, soffro per mia madre'

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    Fenomeno. Gioiello. Uomo da quasi 100 milioni. L'Higuain che si racconta TycSports, dall'Argentina, sveste questi i panni e parla da semplice uomo: "Il calcio è la mia vita, ma non è l'unica cosa importante. La gente è libera di giudicare e criticare, se è felice così ben venga, ma io penso che siamo persone prima che calciatori. Io non gioco a calcio per piacere a tutti, ci sarà sempre qualcuno che non mi ammira". Poi confessa: "Sono stato molto male, ma guardo avanti. Sento ancora un profondo amore per questo sport e ho ancora una lunga carriera". Il passaggio dal Napoli alla Juve è stato moralmente difficile da sopportare, anche perché a Torino ha trovato ad attenderlo anche molti dubbi: "In sette partite valutano se sei un buon giocatore o no. Quando segni sei il migliore, se sbagli il peggiore. C'è chi mi critica perché sbaglio un uno contro uno, ma questo non mi farà mai dubitare di me". Poi parole al miele per l'Argentina: "Ho sempre ricevuto sostegno dai ragazzi e dallo staff tecnico, per questo sono qui. Non ho mai pensato di lasciare la squadra". Poi, in chiusura, un momento di apertura totale: “Vedere mia mamma stare male mi uccide. Voi direte ‘Perché?’. Non se lo merita per tutto quello che ha fatto e combattuto per me. A volte dico, ‘Mamma non voglio che tu soffra più’. Ma è così. Ciò che rimane è continuare, combattere e trasformare quello che siamo. Questo è il motivo per cui siamo qui”.

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