Higuain, Khedira, Pjanic si possono muovere e noi no: i calciatori non sono cittadini come gli altri
Nicola Balice
Perché Higuain, Khedira, Pjanic sì e noi no? Non è questo l'articolo in cui prenderemo una posizione o giudicheremo il comportamento dei tre calciatori bianconeri, in fuga dall'Italia per motivi familiari, ritenuti peraltro validi dalle autorità. Considerando come ultimo giorno a contatto con Daniele Rugani quello dell'ultimo allenamento (martedì 10 marzo) prima dell'annuncio della sua positività (mercoledì 11 marzo), piuttosto cerchiamo proprio di capire perché sia stata possibile la partenza dei tre calciatori bianconeri, nonostante l'Ordinanza del Ministero della Salute parli chiaro: “è fatto obbligo alle Autorità sanitarie territoriali competenti di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per giorni quattordici, agli individui che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva al Covid-19”. In primo luogo, quindi, Higuain-Khedira-Pjanic sì e noi no, perché rispetto a situazioni analoghe ma nel mondo reale, già a monte è stata presa una decisione che lo permette: quella imposta ai 121 uomini Juve dopo la positività di Daniele Rugani non è stata una “quarantena”, tant'è vero che nel comunicato ufficiale la società bianconera parlava di “isolamento domiciliare volontario”. Quindi il contatto tra calciatori evidentemente non è considerato “diretto”, oppure è stato commesso un errore. CHIAVE 2 - Perché Higuain, Khedira, Pjanic sì e noi no? La stessa domanda merita almeno un'altra interpretazione e un'altra risposta. Quella più legata alla salute e a questo contesto di emergenza. Una persona “normale” (ci sia concesso il termine), se a contatto diretto con un'altra persona risultata positiva al Coronavirus, deve restare in quarantena (o in isolamento...) per quattordici giorni, in assenza di sintomi non accede al controllo del tampone e quindi deve aspettarli giocoforza tutti per avere la certezza del mancato contagio, per la sicurezza propria e degli altri. I calciatori, in questo caso della Juve, invece hanno fatto l'ormai famoso tampone dopo una settimana pur essendo asintomatici, avendo aspettato il tempo necessario previsto dall'incubazione (3-7 giorni) l'esito negativo è quindi considerabile definitivo o quasi. Tampone negativo, autocertificazione ritenuta valida, via libera per cambiare Paese. Quindi, perché Higuain, Khedira, Pjanic sì e noi no? In sintesi estrema e senza voler scivolare in provocazioni: perché loro sono dei calciatori, noi no.