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La Juve non incanta, poi si sveglia e vince, nonostante Ronaldo. Ma per l'Inter...
SENZA RITMO. Un tempo intero senza un cenno di gioco. La Juve lo trascorre per buona parte in vantaggio, ma quasi senza giocare. Gli unici segnali di vita arrivano da Higuain, per il gol segnato e il gol sbagliato grazie a due regaloni della difesa tedesca, e da Cuadrado che gioca la sua partita lontana dalla partita degli altri. La Juve è grigia, finisce nella ragnatela di mille passaggi (per la precisione al 45' sono 355) del Bayer, una rete che non produce alcunché, se non una noia mortale. Non c’è gioco e non ci sono giocate, non ci sono emozioni, non c’è ritmo, non c’è intensità, non c’è velocità. Il Bayer lavora con i suoi tocchetti, coinvolgendo anche il portiere finlandese Hradecky, nonostante che con i piedi non sia proprio un fine dicitore, palleggia nella sua metà campo, del resto è quello il credo di Bosz e non si deroga. Non si vede nemmeno il talento tanto atteso di Havertz, troppo compassato per la sua giovane età. A questo inutile e improduttivo possesso palla la Juve risponde in modo allegriano: se vi piace tanto, tenetevela pure, tanto non ci fate paura.
LE DIFFICOLTA’ DELLA JUVE. Così la squadra di Sarri per tutto il primo tempo si limita ad osservare. Come detto, Higuain segna dopo 17' grazie a un assist perfetto dello stopperone tedesco Tah che di testa, al limite della sua area di rigore, controlla la palla e la consegna al Pipita, il quale la addolcisce col collo del piede destro e la scaraventa nell’angolino con l’interno dello stesso piede. Gol da bomber di razza, gol da Higuain, che in Champions torna a segnare dopo un anno e mezzo, l’ultima rete al Tottenham nel marzo 2018. L’1-0 non cambia la partita. Palla al Bayer, risultato alla Juve. Ma in quel grigiore si nota qualche problema per Sarri. Il primo: non c’è Ronaldo. Non entra mai sulla scena, non tira una volta in porta, non si accende mai. E’ intristito in un angolo di campo. A un certo punto riprende Cuadrado per un cross che ritiene sbagliato, invece sono lui e Higuain a sbagliare la posizione in area. Certo, gli basterà un attimo nel finale per tornare se stesso, ma per 89' proprio non esiste. Il secondo: Matuidi e Khedira, che hanno tirato la carretta finora, non sprintano. Il terzo: l’idea di Bernardeschi trequartista non dà frutti per il momento, l’ex viola si fa vedere solo nel finale del primo tempo per una buona iniziativa, da lì prenderà la spinta per lasciare il segno nella ripresa. Dunque: Higuain, Cuadrado e il niente. Il dato statistico di fine primo tempo certifica quanto detto sopra: la Juventus ha concluso tre volte in 45', solo contro il Bayern Monaco, nel febbraio 2016, aveva tirato così poco verso la porta.
UN’ALTRA JUVE. Finalmente sale il ritmo nel secondo tempo, ora c’è un po’ più di Juve. Prende delle buone iniziative, mettendoci velocità e qualità. Cuadrado continua la sua straordinaria partita sfondando a ripetizione sulla destra e recuperando su Volland per proteggere la difesa. Uno dei tanti attacchi del colombiano portano Ronaldo a un passo dal gol, ma la sassata del portoghese, partita in piena area, viene respinta da Hradecky. Il Bayer non riesce più a tenere palla, a prolungare il suo possesso. La Juve spinge e arriva al 2-0 in fondo a un’intesa Higuain-Ronaldo, cross dal fondo dell’argentino, CR7 liscia la palla in area piccola ma per sua fortuna l’errore (clamoroso per lui) si trasforma nel 2-0 di Bernardeschi. Che ha già aumentato il volume e la qualità del suo gioco dall’inizio della ripresa. Per la statistica: Bernardeschi segna il gol al tiro numero 56 in tutte le competizioni. Che debba migliorare la percentuale è fuori discussione.
CR7 FA 127. Bosz mette due attaccanti, Amiri e Paulinho, ma il Bayer è di un’impotenza assoluta, tale da rendere tranquilla la serata di Szczesny, mai impegnato in 90 minuti. Sul 2-0 i tedeschi hanno una sola buona possibilità di riaprire la gara con Paulinho: pallonetto oltre la traversa. Alla Juve mancano i colpi di Ronaldo. Se nel primo tempo proprio non c’è, nel secondo, dopo la palla-gol mangiata su assist di Cuadrado, se ne fa parare un’altra da Hradecky su cross di Higuain. Il pensiero che non sia serata per il portoghese svanirà solo alla fine. Si vede invece Pjanic: palo pieno direttamente dalla bandierina del calcio d’angolo. Sarri fa cambi di gestione, con la mente che si sposta sempre più verso l’Inter. Dentro Bentancur per Khedira, poi Ramsey per Bernardeschi e infine Dybala per Higuain. Ronaldo no, Ronaldo non esce mai. Anche in serate come queste. E probabilmente è giusto così perché all’ultimo minuto proprio Dybala regala a Ronaldo la palla del 3-0. Questa non la sbaglia.
IL TABELLINO
Juventus-Bayer Leverkusen 3-0
Marcatori: 17' p.t. Higuain (J), 17' s.t. Bernardeschi (J), 43' s.t. Ronaldo (J)
Assist: 43' s.t. Dybala (J)
Juventus (4-3-1-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira (29' s.t. Bentancur), Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (33' s.t. Ramsey); Higuain (38' s.t. Dybala), Ronaldo. A disp. Buffon, Rugani, Rabiot, Demiral. All. Sarri.
Bayer Leverkusen (4-2-3-1): Hradecky; Weiser, Tah, S. Bender, Wendell; Aranguiz (35' s.t. Sinkgraven), Baumgartlinger; Havertz, Demirbay (1' s.t. Amiri), Volland; Alario (23' st Paulinho). A disp. Ozcan, Dragovic, Diaby, Retsos All. Bosz.
Arbitro: Collum (Scozia)
V.A.R.: Attwell (Inghilterra)
Ammoniti: 19' p.t. Aranguiz (B), 10' s.t. Cuadrado (J).