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    Lazio: è proprio necessario criticare Hernanes?

    Lazio: è proprio necessario criticare Hernanes?

    • Marco Anselmi

    L'ambiente Lazio è così: spesso non si apprezza quello che si ha per poi rimpiangerlo una volta perso. Hernanes delizia ancora una volta la platea con un gol eccezionale e zittisce i critici che lo volevano già con la testa altrove. Il brasiliano si può criticare, ci mancherebbe, ma in un momento come questo, nel quale serve unione di intenti e unità di gruppo e ambiente, è sconveniente andare a cercare il pelo nell'uovo per mettere zizzania. È vero, il 'Profeta' è mancato spesso nelle ultime gare, a volte è stato avulso dal gioco, spesso distratto, ma c'era sempre e ci sarà ancora da qui alla finale di Coppa Italia; poi si vedrà. È anche comprensibile, forse fisiologico, che un calciatore in 50 presenze stagionali possa avere qualche passaggio a vuoto in un momento negativo in generale. E allora perché rendere tutto più difficile?

    Hernanes si porta la palla sul destro, si accentra e con un colpo preciso, velenoso e potente, batte Stojanovic. Lo aveva già fatto con altri portieri, a volte con l'altro piede, perché lui è uno dei centrocampisti più completi al mondo. Calcia con il destro e indifferentemente con il sinistro, dribbla da una parte e dall'altra, e l'avversario non sa mai che pesci prendere. Capita che sbagli anche lui, come tutti, ma il brasiliano ha una lente d'ingrandimento puntata addosso, e i critici sembra quasi non aspettino altro che l'errore. Parlano i numeri per lui: 129 presenze in biancoceleste, una media di 43 a stagione, e 36 gol senza considerare gli assist. Sicuri di voler criticare?

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