Hernanes-Pastore:| Scontro stellare all'Olimpico
Sembra il titolo di un film western, è Argentina-Brasile. La sfida dei trequartisti, la fantasia al potere. Chissà, forse Pastore-Hernanes diventerà il duello del Mondiale 2014, si misureranno tra qualche mese a Buenos Aires, c’è la Coppa America a luglio, un’altra estate di lavoro. Sono i nuovi fenomeni e senza le tensioni del calcio italiano il confronto di domani sera allo stadio Olimpico verrebbe celebrato in un altro modo. Invece no, quasi non se ne parla. Eppure il Flaco è stato paragonato a Platini e per il Profeta, che si ispira a Zidane, è stato scomodato Kakà. Notte da Champions: se la Lazio vince, elimina il Palermo dalla corsa al quarto posto. Zamparini ci crede ancora e ha appena ingaggiato Cosmi, che per farlo contento cambierà modulo, sposando il 3-5-2. Reja viene criticato perché non fa gol, il nuovo tecnico rosanero rinforzerà la difesa. Rossi, il grande ex, a casa a guardare la partita. Altro che calcio champagne,eppure le stelle ci sarebbero.
NUMERI - Pastore giocherà più avanzato per provare a decidere la partita. Un incubo per la difesa di Reja, mutilata dagli infortuni di Dias e Diakitè. Sinora l’argentino ha segnato 10 gol e servito 4 assist. Ha messo il piede in 14 reti sulle 44 complessive realizzate dal Palermo in campionato. Ha un’incidenza del 31% sulla produzione offensiva dei rosanero. Decisivo sì, ma non quanto Hernanes. Il Profeta ha segnato 7 gol e costruito 6 assist. Il totale fa 13 reti sulle 33 totali della Lazio, che ha i suoi problemi in attacco. «Se gira lui, gira tutta la squadra»ha sottolineato spesso Reja. Le giocate del trequartista brasiliano, infatti, incidono al 39% sull’attacco della Lazio. Si potrebbe quasi parlare di dipendenza. E si capisce perché, quando Mauri era al top della condizione, nel girone d’andata la squadra biancoceleste balzò in testa alla classifica. Difendeva benissimo, vinceva sfruttando gli inserimenti e le invenzioni dei suoi fantasisti.
APPROCCIO - Pastore è esploso in modo definitivo quest’anno dopo essersi concesso un impatto morbido nella passata stagione, quando partì senza pressioni e crescendo all’ombra di Simplicio. Nel girone di ritorno, dopo sei mesi di ambientamento, diventò incontenibile e un titolare fisso per Delio Rossi, maestro di campioni. Hernanes non ha avuto tempo per calarsi nella nuova realtà, si è dovuto adeguare in corsa, passando dal Brasilerao e dalla Coppa Libertadores alla serie A senza allenarsi. Ha chiuso il 2010 dopo aver giocato sessanta partite ufficiali, ha sopportato un calo fisiologioco a gennaio, è in ripresa e sembra aver riacquistato freschezza atletica nelle ultime due settimane.
PREGI - Pastore è più giovane e più potente di Hernanes. Il Flaco abbina la semplicità dei suoi gesti tecnici a una progressione difficilmente resistibile. Le sue doti lo rendono regista offensivo e attaccante aggiunto, difficile catalogarlo. Il Profeta si è costruito al San Paolo attraverso l’addestramento, deve toccare molto il pallone per esaltarsi e possiede un tiro formidabile: alterna giocate da applausi a lunghe pause, anche se 15 giorni fa, contro il Bari, è sembrato più vicino ai ritmi del campionato italiano ed è rimasto “dentro” la partita per novanta minuti.
MERCATO - Zamparini valuta Pastore 70 milioni e lo venderà al miglior offerente. Lotito si terrà stretto Hernanes. L’argentino era seguito dalla Lazio nella primavera 2009, l’ha confermato ieri anche Tare: venne presentata un’offerta al Tribunale di Cordoba (l’Huracan era in amministrazione controllata), ma Sabatini riuscì a soffiarglielo attraverso altri canali e lo portò al Palermo. L’estate scorsa, invece, la Lazio riuscì a chiudere l’accordo con il San Paolo per Hernanes prima del tentativo di Zamparini. Il Palermo si mosse tardi pensando servissero 15-16 milioni per l’operazione chiusa da Lotito a 11, comprese le commissioni.