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    Hellasmania: vicenda Setti spinosa, soprattutto per il futuro della squadra

    Hellasmania: vicenda Setti spinosa, soprattutto per il futuro della squadra

    • Alessandro Righelli
    In casa Hellas, ormai lo si sa, è scoppiato un terremoto che ha interessato direttamente il presidente Setti. Una vicenda sicuramente importante, che ha scosso tutti i livelli del movimento calcio Hellas e che inevitabilmente è arrivata sino ai giocatori in campo. Questi però non sono ancora i tempi giusti per trarre conclusioni, che sarebbero senza dubbio troppo premature, soprattutto perché le varie procure (quella di Bologna in particolare) stanno ancora valutando il caso. Quello che interessa a noi, per ora, è valutare come l'impatto di una tale faccenda sia effettivamente stato recepito dalla squadra e che conseguenze abbia portato. In un periodo simile, in cui la pandemia ha colpito duro su tutti gli assetti economici di tutte le società, a quelle più grandi a quelle più piccole, una tale accusa di certo non fa bene. Nessuno dei giocatori o dello staff tecnico si è ancora espresso esplicitamente intorno al presidente, cosa buona e giusta; tuttavia bisognerà vedere cosa succederà a fine campionato e all'apertura dei valzer estivi di mercato, praticamente tra qualche settimana. 

    Restiamo però sul pezzo dell'attualità, perché se da una parte la squadra sembra far muro intorno al suo patron, dall'altra non sembra dare le giuste risposte concrete sul campo. I gialloblù infatti sono reduci di due prestazioni al limite del decoroso, soprattutto quella contro il Crotone. Ieri con il Bologna qualcosa in più si è sicuramente visto, ma la bellezza del gioco dell'Hellas è tutt'altra cosa. Certo, non siamo qui a giudicare una squadra già salva e che ha corso praticamente per un intero campionato, con i suoi alti e bassi, ma comunque sempre con un allenatore che ha tenuto i nervi tesi al punto giusto. Ci si aspettava forse un finale di stagione all'altezza di questo anno che tutto sommato si può anche giudicare positivo, ma ne riparleremo a tempo debito.

    Per ora vale la pena soffermarci proprio su questo rush finale, in cui l'Hellas a ben poco da dire alla classifica, ma che può, nei suoi vari elementi dell'organico, mostrato che più o meno sarà in partenza per la prossima stagione e chi invece dimostra la voglia di restare. Alcuni giocatori, uno tra tutti Zaccagni, sembrano un poco aver tirato i remi in barca, anche se per lui probabilmente conta molto la stanchezza. Kalinic ieri si è sbloccato ma ancora non ha trovato una quadra all'interno del gruppo, mentre Lazovic ha finito in crescendo, dimostrando anche attaccamento a questi colori. Barak ha subito una notevole involuzione, sintomo forse che nella testa ha qualche idea sul suo prossimo futuro. Il grande punto interrogativo, dal quale tutto comunque partirà, sarà Ivan Juric, i quale in questi giorni non si è troppo sbilanciato sul futuro, non chiudendo alcuna porta. Chiaramente aspetterà buone nuove dalla dirigenza, ora appunto ingrippata su questo caso finanziario, e forse sarà importante capire come andrà a finire proprio per la permanenza dell'allenatore almeno per i prossimi anni. 

    Occhio quindi su entrambi i fronti, perché non tutto è ancora deciso e i tasselli sono tutti da posizionare. L'ultima di campionato contro il Napoli sarà un palcoscenico importante per chi vuole ancora sudare per questa maglia e poi si faranno tutti i conti con l'oste. 

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