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Hellasmania: Verona quadrato, ora i tre punti
Mandorlini ha le sue certezze: otto su undici e l'Hellas procede col pilota automatico. Siamo quasi a dicembre e va da sé che per un decollo sicuro – i gialloblu sotto certi aspetti sembrano ancora incompiuti, ma forse ci hanno abituato troppo bene – sia d'obbligo una formazione base. Se Obbadi si sta prendendo il Verona, Agostini ha dissipato ogni dubbio, la difesa per quanto rivedibile ha una sua ossatura, ecco che perlomeno l'anticamera del decimo posto – auspicato dal presidente Setti come obiettivo minimo – si può prospettare. Nel lavoro di questi mesi si è anche voluto non sgretolare il castello gialloblu.
Il probabile dirottamento di Moras a destra non spiana la strada a ottimistiche previsioni. Ma si è sempre in tempo per venire smentiti. Il prossimo mercato servirà anche a questo: tappare quei pochissimi buchi che ha il Verona. Sul fronte opposto, ad esempio, non c'è alcun problema. Da qui alla prossima sosta serviranno i risultati, quello che nel secondo segmento di campionato non si è ottenuto. A un Hellas certamente più autoritario di prima manca solo di chiudere il cerchio.