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Hellasmania: Verona irrisolto? Ma no, conta salvarsi
Ora lo scenario cambia, perché con un Marquez in più nel motore le gaffe dovrebbero essere ridotte. Ma l'Hellas è questo, prendere o lasciare. Chiaro, il concetto è portato all'esasperazione se per paradigma prendiamo i novanta minuti col Cesena. Quella è stata una centrifuga in cui ha potuto infilarsi anche la doppietta di Toni. Di questo passo, Luca arriverà sparato oltre i venti gol dell'anno scorso. C'è tempo e modo per togliersi anche lo sfizio personale, da parte del goleador numero uno del 2015 in serie A: già, i numeri dicono questo. In una stagione che, a conti, fatti, può ricalcare quella passata. Per Toni e anche per l'Hellas.
La difesa, dunque. Quella che domani sera contro l'Inter rimetterà Rafa Marquez a montare la guardia. Dopo quattro partite senza il messicano, Mandorlini torna alle gerarchie iniziali. Almeno questa è l'impressione. Fare tre punti, invece, per il Verona non è uno sfizio: battere i nerazzurri, meno utopia di quel che può sembrare, vorrebbe dire chiamarsi fuori una volta per tutte dal discorso salvezza. Tornando ad essere belli di notte.