Hellasmania: Verona e i suoi tifosi non sono razzisti!
è stata macchiata da un nuovo caso di cori razzisti contro il giocatore bresciano Mario Balotelli. Insomma, ci risiamo, e questa volta il tutto sembra avere delle prove tangibili e certe.
Non voglio soffermarmi sul fatto in sé, che ovviamente è al vaglio della procura e sarà analizzato in ogni minimo dettaglio, ma vorrei, oltre che evidenziare come ogni forma di razzismo sia sempre da denunciare e punire, soffermarmi su un'altra vittima di cui in pochi stanno ora parlando: i tifosi gialloblù e la città di Verona.
Si torna sempre al solito, reiterato discorso: per colpa di quattro imbecilli, che col calcio nulla hanno a che fare, un'intera tifoseria composta da famiglie, da ragazzi e da anziani che amano seguire i propri colori e amano questa città, vengono risucchiati nel calderone delle accuse di razzismo (ripeto, giustissime se rivolte agli autori di quelle becere frasi) a livello nazionale, soprattutto attraverso i social network. Troppe volte si sente e si legge che "Verona è razzista", oppure che "I tifosi del Verona sono razzisti e non meritano di stare dove stanno"; basta farsi un giro sui social nelle ultime ore e si hanno sotto gli occhi tutti questi commenti. Mi sento fortemente convinto di dire che: Verona NON è una città razzista e menchemeno i tifosi della squadra di rappresentanza di un intero territorio che negli anni ha accolto tante persone nel suo tessuto economico e sociale, aiutando sempre chi era più in difficoltà e chi veniva da lontano. Basta farsi un giro per le strade della città, che accolgono ogni anno milioni di turisti stranieri e che quindi sà benissimo cosa voglia dire essere "multiculturali" e cosa voglia dire saper "ospitare" il prossimo.
Verona è questa, non quella che pochi idioti, come si trovano in qualsiasi angolo del mondo, voglio far sembrare che sia. Verona non merita questo trattamento e menchemeno non lo merita l'Hellas, il quale ha prontamente denunciato il fatto espellendo fino al 2030 uno dei capi ultras accusato dell'ignobile gesto. Invito quindi a passare una giornata nella splendida città degli scaligeri, magari dopo un pomeriggio allo stadio, e toccare con mano tutte queste parole!
Tornando al calcio, quello giocato, quello che ci piace e di cui siamo innamorati, non posso che elogiare una nuova ottima prestazione dei gialloblù che hanno saputo prendere in mano il pallino del gioco per almeno 70 minuti e che è riuscito a tener testa all'avversario anche quando era più aggressivo. Bravo Juric, che ha dato alla squadra quel carattere forte necessario per mantenere la categoria e costruire passo a passo una stagione che può togliere tante soddisfazioni. Lasciamo spazio a questo, agli imbecilli invece, ci penserà la giustizia e Verona non li perdonerà.