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    Hellasmania: un carico di buoni propositi

    Hellasmania: un carico di buoni propositi

    Mica male gli arrivi last minute. E qui il merito del Verona, tirando le somme – a ormai poche ore dalla chiusura del mercato – diventa doppio: intervenire nelle zone più o meno scoperte, ma evitando di imbottire l'organico di gente che può faticare a ritagliarsi spazio. Anche questo ha insegnato l'ultima stagione. Senza esagerare, Mandorlini avrà con sé quattordici nuovi, al netto di un Tachtsidis che dell'Hellas ha già fatto parte. Non si va per il sottile, al via del campionato ci sono difesa e centrocampo rifatti quasi per intero.

    Bergamo è subito un bel banco di prova. L'anno scorso l'Atalanta – insieme a Livorno e Sassuolo – è stata tra le squadre con cui il Verona ha vinto due volte. Ma in questo caso tocca scavare ancora più nel passato, per trovare un valore doppio alla partita d'esordio. Nel trentennale dello scudetto, che l'Hellas celebrerà alla fine del campionato, si comincia subito dal campo dell'Atalanta dove i gialloblu conquistarono lo storico tricolore.

    Capitolo Toni: potremo godercelo solo per un'altra stagione? Chi lo sa, lui ha voluto buttarla lì perché a 37 anni è giusto procedere per gradi. E negli ultimi cinque anni, il Verona è l'unica squadra con cui ha deciso di riprovarci una seconda volta. Ma tutto è più che mai in divenire. Dovrebbe davvero scoprirsi sul viale del tramonto per dire basta. Pensiamo a Di Natale, che proprio al Bentegodi davanti a Toni - gol in rovesciata di Totò lo scorso maggio – trovò gli stimoli per andare avanti. Se l'unica strada per cambiare idea è quella di sfornare ancora gol in sequenza, non sembra proprio di avvicinarci a un addio.

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