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Hellasmania: un'analisi della crisi
La squadra infatti sembra spenta, i reparti non riescono a trovare quegli automatismi che si erano visti durante la scorsa stagione e non riescono quindi a creare un gioco che porti ad azioni pericolose. Rafael si trova troppo spesso a dover cercare di fare miracoli su delle disattenzioni difensive o su delle ripartenze veloci avversarie nate da palloni persi a centro campo troppo facilmente. Nel reparto offensivo invece manca quell'uomo di punta che riesca a prendersi sulle spalle la squadra e a provare a finalizzare le poche occasioni che in questo momento si riescono a creare. I giocatori di sicuro stanno cercando di fare il possibile ma ora forse non basta. Mandorlini si trova in una difficile posizione, nonostante la società lo abbia protetto fino a pochi giorni scorsi, ma sicuramente una sveglia, un lampo per riaccendere questa squadra deve arrivare anche da lui. Il modulo messo in campo è sempre lo stesso e forse potrebbe essere utile cercare di variare un poco, per dare più ossigeno alla manovra.
Quel che è certo ora è che tutto l'ambiente deve ritrovare presto la condizione giusta sia a livello fisico ma soprattutto mentale per ristabilirsi nei tempi più brevi possibili. I tifosi hanno dimostrato un forte attaccamento alla squadra nonostante i fischi finali, peraltro comprensibilissimi, e hanno fatto capire che loro non si arrendendono. Questo messaggio deve risultare vitale per i giocatori e deve far capir loro che ripartire si può. Aspettando il rientro di Luca Toni ora si guarda alla prossima partita, perchè ormai ogni incontro risulta quello decisivo.