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    Hellasmania: troppe imbarcate, ci risiamo

    Hellasmania: troppe imbarcate, ci risiamo

    • Adriano Ancona
    Il progetto di mettere in piedi una difesa migliore sta naufragando. Il Verona conservativo si perde, spesso e volentieri, anche sulla strada di un modulo indefinito. Quello che, domani a Genova, potrebbe tornare ad essere 4-3-3. Tolte le tre squadre che ad oggi retrocederebbero, l'Hellas è di gran lunga quella che ha incassato più gol. Errori di reparto, certo. Ma perché, se l'attacco non segnasse, la colpa ricadrebbe sui Toni o Saviola di turno mentre nel caso della difesa bisogna colpevolizzare tutto l'insieme?

    Rafa Marquez è arrivato a Verona con tutta la professionalità del caso, proprio come Saviola. Adesso ha tre mesi per staccarsi di dosso l'impietosa etichetta di mezzo flop. Da un Genoa all'altro, sperando di chiudere il cerchio. Nel senso che, all'andata contro i rossoblu, le titubanze iniziali del messicano sono sfociate in quella topica sul secondo gol di Matri. Altro che incidente di percorso, purtroppo. Ne sono seguiti altri.

    Il processo a Marquez, semmai, bisognerà farlo solo al termine della stagione. Il Verona ha preso 37 gol, due in più dello scorso anno a questo punto del campionato. E nel calderone non sono conteggiate le sei scoppole con la Juve in Coppa Italia. Chiaro che c'è dell'altro, se l'Hellas ha dovuto improvvisamente abbassare l'asticella. I problemi difensivi non possono essere l'unico tallone d'Achille. Marassi dirà, anche se le ultime apparizioni gialloblu da quelle parti sono state una Caporetto. Undici gol presi in tre partite, l'anno scorso. E ora il campanello d'allarme è già suonato.
     

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