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    Hellasmania: tra passato e futuro, un'analisi dopo Pavia

    Hellasmania: tra passato e futuro, un'analisi dopo Pavia

    E' stata una settimana davvero importante per l'Hellas Verona, che ha visto l'esonero di Mandorlini con il successivo e tempestivo inserimento di Gigi Delneri, ex Chievo Verona, alla guida della squadra. La partita di coppa Italia giocata ieri è stato il primo test per il neo-allenatore gialloblù ed una occasione per i tifosi di ritrovare un sorriso, seppur lieve, per la vittoria ritrovata dopo molto tempo (l'ultima fu proprio in coppa Italia contro il Foggia). I cambiamenti apportati da Delneri si sono già potuti vedere dalla formazione iniziale schierata in campo: spazio a tre giovani provenienti dalla Primavera, Badan, Checchin e Tupta, posizionati in un modulo mutato in 4-4-2 anzichè il vecchio 4-2-3-1, con Toni unica vera punta. La partita non è stata delle più brillanti, poche occasioni da gol e poche anche le vere emozioni. La vera fiammata la da però proprio un giovane, Wink, mai utilizzato da Mandorlini, il quale si è  preso giustamente tutte le ovazioni e tutti i meriti di aver non solo sbloccato la partita, ma anche di aver ridato un briciolo di speranza in un ambiente nel buio più totale. 

    Il match, come già detto, non può sicuramente essere decisivo ai fini di un ritrovato cambio di rotta, come ricordato anche dallo stesso allenatore, però può essere un giusto apporto morale per l'intera squadra. Sembra quasi doveroso, anche se un po' prematuro, fare un paragone con Mandorlini. L'ex guida gialloblù infatti non ha mai cercato di cambiare il modulo in  partenza, se non in pochi casi o solo in corsa, e forse ha peccato di poco coraggio, ostinandosi a proporre un 4-2-3-1, quando forse serviva più compattezza a centro campo in un momento di gravi lacune a livello di numero di giocatori disponibili. Proprio quest'ultimo poi è un aspetto che forse meriterebbe un po' più di attenzione. Sicuramente l'annata è iniziata in modo molto sfortunato perchè gli infortuni sul campo sono stati parecchi, però resta sempre il dubbio della causa di quest'ultimi. Forse che la preparazione estiva non è stata fatta al meglio? Forse che alcuni giocatori hanno risentito più di altri queste carenze? Il problema sembra essere molto aperto e le risposte le potremmo avere in questa pausa invernale, anche se le perplessità rimangono. A questo proposito il nuovo staff dovrà essere capace di ridare forma fisica ai quei giocatori ancora fermi in panchina ed a sopperire alle eventuali carenze di preparazione effettuate in estate. Il lavoro di certo non è semplice, ma può essere un punto di partenza. Sul campo poi sarà lo stesso Delneri a cercare di trovare la chiave tecnico-tattica per rivitalizzare un gioco troppo spento e incapace di creare occasioni da gol. Tutto l'ambiente gialloblù ora è pronto ad accogliere questa nuova partenza, nella speranza che per l'Hellas ci sia una nuova luce in fondo a questo lungo ed estenuante tunnel.

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