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    Hellasmania: Toni così è solo da godere

    Hellasmania: Toni così è solo da godere

    • Adriano Ancona
    Rimandiamo il tormentone. Perché arrovellarsi, magari perdendo di vista il patrimonio di gol che Luca Toni si porta dietro? Proprio in uno spicchio finale di stagione in cui il Verona respira, non ha assilli. La ragion di classifica non c'è, così anche Luca può affrontare a cuor leggero quel che resta nel campionato gialloblu. E gli interrogativi sul suo ritiro vengono rimandati a chissà quando. Forse al suo ventesimo gol di quest'anno. Andando avanti così, ci siamo quasi.

    Di Saviola nemmeno si parla più, e forse anche questo era tra gli obiettivi di Mandorlini: avere un bomber che rovescia gol in quantità industriali, e nessuno che vada lì a spulciare nelle scelte tattiche del Verona. Finché Toni segnava meno – zero gol nel primo mese di autunno – erano autorizzate le obiezioni sul mescolamento dell'attacco gialloblu. Ma domani comincia la primavera, e abbiamo un Toni tirato a lucido. Di più: nel marzo dell'anno scorso, Luca non ha mai segnato. Stavolta il mese gli porta bene: quattro gol e un assist. Una meraviglia.

    Nota a margine, ma neanche troppo: domenica arbitra Massa. Sì, proprio lui che ha fatto imbestialire i tifosi del Verona due volte negli anni passati. In particolare, quando tolse ai gialloblu la finale play-off del 2012 ignorando un rigore sacrosanto. Visto che siamo in argomento, all'Olimpico con la Lazio lo scorso maggio l'Hellas lasciò due punti che servivano per andare in Europa League: tutto per un rigore inventato da Mazzoleni allo scadere. Chiaro, bisogna andare anche oltre a questo.
     

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