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Hellasmania: titoli di coda per Cacia
Risolta la questione Hallfredsson, se ne apre un'altra. Nulla di ancora ufficiale, circa il prolungamento dell'islandese. Ma lo scorcio di partita concessagli da Mandorlini nel finale contro il Bologna, spazza via quella volontà di spedirlo ai margini dopo l'ultimatum sul rinnovo, già scaduto da un pezzo. Nel caso di Cacia i presupposti sono diversi: non parliamo di un titolare, anzi. Piuttosto un giocatore simbolo l'anno scorso – irrinunciabile come certificano i numeri – cui adesso va stretto il ruolo di vice-Toni.
Il Mandorlini-pensiero circoscrive tutto a situazioni di campo. <<Con Cacia sono stato chiaro: in caso di bisogno la prima opportunità l'avrebbe sempre avuta lui. Ma molte di queste non se l'è giocate bene>>. L'altra faccia di un Verona che sta compiendo meraviglie. Laddove, forse, ci si dimentica di essere partiti dal basso. E di quanto il peso specifico di Cacia abbia influito nel proiettare i gialloblu al cospetto della platea calcistica più nobile.