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    Hellasmania: sognare l'Europa? Ora si può

    Hellasmania: sognare l'Europa? Ora si può

    Verona in formato europeo, altrochè se è lecito crederci. Imparandolo ogni giorno di più. A cavallo del doppio impegno al Bentegodi – ma il ragionamento era credibile anche prima di coccolarsi il punto d'oro preso con la Juve – viene da pensare al peso specifico che avrebbe, a questo punto, dare continuità ai risultati. Ora arriva una diretta concorrente. Proprio così. L'Hellas non ha certo bisogno di farsi ingolosire, anche se Mandorlini definisce più attrezzate le altre squadre in corsa per l'Europa. Il Torino dirà. E la presa di coscienza potrebbe essere ancora più netta, in caso di vittoria lunedì sera.

    Adesso è caduto l'ultimo paletto: quell'Udinese che rischiava seriamente di chiudere in faccia ai gialloblu la porta dell'Europa League. Con il sesto posto blindato, forse non ci sarebbe stata storia. Inseguire è una cosa diversa dal difendere la posizione che per tutto l'anno il Verona non ha mai mollato. E poi il carico di sogni al momento si porta con discreta leggerezza, perchè renderlo un fardello?

    Quindici partite – quelle che mancano – non sono nemmeno pochissime per entrare nell'ordine di idee che l'Hellas non ceda. Lo stesso Mandorlini probabilmente inizia a guardare con un ottica diversa il campionato gialloblu. Sembra chiaro quando, ad esempio, tira una riga sul primo tempo col Sassuolo e avverte che sono gli altri a doversi adeguare alla classifica del Verona. Oppure nel momento in cui attribuisce alla quota salvezza meno dei soliti 40 punti: non lo dice, ma il primo step è ampiamente raggiunto. Giusto pensare ad altro.

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