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    Hellasmania: se Setti vendesse davvero, farebbe la cosa giusta?

    Hellasmania: se Setti vendesse davvero, farebbe la cosa giusta?

    • Alessandro Righelli
    Acque agitate in campo, acque agitate in società. La tempesta che si è riversata sul Verona in questo avvio di campionato, che perdura però già dall'estate, sembra non smettere mai. Dopo la sconfitta di Firenze, Cioffi viene messo di nuovo al bivio, mentre ai piani alti si parla ancora una volta di possibili offerte pervenute a Setti per la vendita del club. Insomma, una situazione davvero burrascosa che sembra essere ancora ben lungi dal terminare. Setti, dopo le notizie trapelate su una possibile offerta da circa 80, 100 milioni di euro per il club gialloblù, ha ovviamente rimandato al mittente ogni illazione. Cosa c'è di vero e cosa c'è di falso è ancora presto per dirlo, certo è che ci sarà un motivo se proprio in questo periodo si fanno avanti voci simili proprio sul futuro del Verona. Da queste premesse possiamo allora discutere su un aspetto che travalica la veridicità delle notizie, ma che rimane al centro dei pensieri sia dei tifosi sia degli addetti ai lavori: qualora arrivi davvero un'offerta a Setti, quest'ultimo venderà sicuramente? E se sì, farà bene?

    Partiamo innanzitutto dalla prima domanda. Non è la prima volta che si accostano voci di possibili interessi di acquirenti per l'Hellas. Setti ha sempre negato e difatti sino ad ora nessuna vera cifra è mai stata messa sul banco. Nonostante ciò però, qualche conto dietro le quinte lo si è fatto e si è arrivati a ipotizzare che la cifra che può accendere gli interessi del patron gialloblù ammonterebbe intorno ai 150 milioni di euro. Quindi, se davvero arrivasse una proposta simile, ritengo che Setti possa avviare trattative concrete con il potenziale acquirente. Perché? Presto detto e l'estate ce lo insegna. Il presidente infatti non si è fatto mai riguardo davanti a cifre importanti per nessun giocatore della rosa, andando addirittura a smontare una squadra che aveva dato grandi soddisfazioni. Non si capirebbe quindi perché non utilizzare lo stesso atteggiamento cinico ma pragmatico anche di fronte a una vendita intera del club. Lo abbiamo sempre detto, Setti è prima di tutto un uomo che pensa agli affari, come oramai la maggior parte dei Presidenti. Non vedo quindi il motivo per il quale egli non dovrebbe accettare offerte vicine alla sua richiesta, proprio come fatto con Barak, Caprari, Simeone and company. 

    Altro discorso è quello riguardante la questione più prettamente "morale". Sarebbe giusto vendere un club con il quale si è costruito tanto e tanto si è fatto per una città intera? Ebbene, come sappiamo oramai tutti, non esistono più, o se non in minima parte, le bandiere storiche in campo e così anche in società. Se Setti proclamasse apertamente l'intenzione di vendere, sicuramente avrebbe le sue motivazioni, tra le quali sicuramente quelle di non aver ne la forza economica ne la voglia di continuare ad investire in questo club. Qualora fosse così allora, meglio vendere subito e velocemente. Ogni giorno si vedono società finire davvero male per debiti e adempimenti economici dei propri patron e di certo questo non deve essere il futuro dell'Hellas. Su questo però, come detto, non bisogna aver timori. Quando Setti deciderà di vendere, lo dirà subito. Noi, intanto, dobbiamo star a vedere e sperare sempre nella migliore delle scelte, sia in campo che ai piani alti.

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