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    Hellasmania: rimettere insieme i cocci

    Hellasmania: rimettere insieme i cocci

    Marzo nero, altrochè. Si potrebbe rimediare, manca ancora una partita prima di lasciarsi alle spalle questo mese terrificante. Il Verona conosce la crisi, è entrato in una spirale che può essere etichettata solo come conseguenza dei fasti durati quasi un girone e mezzo: la legge del contrappasso. L'attenuante generica dei 40 punti ha fatto scattare qualcosa. Per carità, ne abbiamo viste di squadre che hanno mollato gli ormeggi una volta raggiunta la salvezza. Ma qui stiamo parlando di un Hellas che a un certo punto aveva avanzato una serissima candidatura per l'Europa League.

    Marassi infausto: batosta in Coppa Italia dalla Sampdoria, che poi nemmeno in campionato ha avuto pietà dei gialloblu. Il totale fa nove gol subìti in due partite. Col minimo comun denominatore per cui dopo entrambe le scoppole è scattato il ritiro. Che sia di buon auspicio? Alla fine il Verona, da quella prima flessione ha saputo riprendersi. Per non farsi mancare nulla, anche in casa del Genoa non c'è stato nullla da ricordare. Quello che stride, senza dubbio, è non aver segnato neppure un gol nelle ultime cinque partite.

    A Cagliari sono bastate le scelte di insieme per giustificare una squadra in panne. Non era una minaccia, quella di Sogliano, che imponeva di rimanere con la guardia alta a quei giocatori al momento in standby. Ma neanche verso i titolari, per metà spediti in panchina l'altra sera. Di fatto, mercoledì solo Toni è stato esente da turn-over. Magari dovrebbero sentirsi tutti sotto esame. A pensarci bene, era ciò che a lungo ha animato lo spirito guerriero del Verona.

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