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    Hellasmania: rimboccarsi le maniche

    Hellasmania: rimboccarsi le maniche

    Conta il fattore produttivo, come ha evidenziato anche Mandorlini. Concetto che non fa una grinza, e finora si è ottenuto praticamente il massimo. Il Verona è squadra, in ogni caso. Nulla di scontato, in questo periodo. Ma la partita col Palermo ha ricordato, per alcuni versi, quelle vinte contro Parma e Atalanta lo scorso anno. Hellas capace di subire e andare oltre. Darsi un tono quando è davvero necessario. Per tutto il resto c'è Luca Toni, verrebbe da dire.

    Adesso a Torino, contro la squadra cui l'anno scorso il Verona contese a lungo un posto in Europa. Era una notte di settembre, anche nell'ultimo incrocio all'Olimpico con i granata. Ma sembrava impossibile che l'Hellas si preparasse a far saltare il banco. Rodriguez vestiva la maglia del Toro in una delle sue pochissime apparizioni. Un po' quello che si prospetta anche in gialloblu, perché le garanzie dalla difesa non mancano. Anche su questo lavora Mandorlini. Con le prime indicazioni tattiche a relegare Tachtsidis tra i meno brillanti della compagnia. Due indizi non fanno ancora una prova, vedremo.

    Mandorlini si sta arrovellando per decidere chi affiancare a Toni. Un rebus che rimarrà tale fino all'ingresso in scena di Saviola, chiaro. E se i tre impegni ravvicinati del Verona potranno essere fonte di cambiamento, sarà anche per venire incontro all'argentino. Intanto ci sono i risultati, a rasserenare il tutto. L'Hellas ha già mandato a memoria alcune linee guida, il margine di errore non è più così dilatato.

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