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Hellasmania: quei tre sciagurati minuti
Tre sciagurati minuti. Questo è il tempo bastato al Verona per buttarsi via. Appena tre minuti per passare dall'euforia di una vittoria che i gialloblù stavano ottenendo con merito, alla disperazione di una sconfitta pesante per la classifica ma ancor di più per il morale. Un risultato ingiusto, maturato nell'ultima parte di una partita che i ragazzi di Pecchia avevano affrontato con il piglio giusto fin dal principio. Due gol nel primo tempo e una lunga serie di occasioni sprecate nella prima parte della ripresa. Poi tre minuti di blackout dove è arrivato il pari di Okwonkwo e la doccia "gelida" con il gol di Donsah subito dopo. Un uno-due al quale il Verona non ha saputo più reagire.
Due gravi disattenzioni difensive (soprattutto la prima) che dimostrano ancora una volta come la squadra di Pecchia non sia proprio capace di gestire i diversi momenti del match. Questa squadra non sa abbassare il ritmo quando è in vantaggio e ciò la porta a dover continuare ad attaccare per non farsi schiacciare troppo dietro. Stasera il Verona ha attaccato bene, mettendo più volte in crisi il Bologna, ma ha sempre sbagliato la conclusione finale in contropiede, prima con Cerci, poi con Pazzini e Verde. Per questi errori i gialloblù sono stati immediatamente puniti da un Bologna poco brillante, ma terribilmente cinico.
La prima delle quattro partite salvezza finisce così nel peggiore dei modi. Certo, mister Pecchia ha le sue responsabilità per la situazione di questo Verona, ma è innegabile come in questo momento sulle rive dell'Adige manchi pure la fortuna. Stasera Pecchia ha preparato la partita nel migliore dei modi,con pressing alto e sfruttando le fasce. Purtroppo però, non è bastato.
La società ha deciso di riconfermarlo. Per il bene del Verona ora i chiacchiericci sul mister dovranno lasciare lo spazio alla prestazione da offrire nel prossimo weekend contro il Sassuolo, altra sfida determinante in lotta salvezza. Gli alibi, di qualsiasi tipo, adesso sono veramente finiti.