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  • Hellasmania: possibile vendita del club? Cosa bisogna scongiurare?

    Hellasmania: possibile vendita del club? Cosa bisogna scongiurare?

    • Alessandro Righelli
    In questa stagione che sta per volgersi al termine è quasi tempo di stilare un bel resoconto finale. Non lo faremo tutto in una volta, perché gli argomenti da trattare sono davvero molti, a cominciare dalla squadra e dai suoi elementi, sino alla società e alle sue scelte fatte durante questo anno calcistico. Insomma tanta carne al fuoco, che verrà servita a portate razionate affinché la si possa godere tutta, in chiusura di una stagione davvero succulenta. 

    Prima di tutto ciò però, anche se il campionato non è finito, bisogna parlare di alcuni argomenti che stanno già rendendo infuocate le giornate dell'Hellas (nemmeno a farlo apposta con le temperature che si stanno registrando in città). Sì, perché ci sono aspetti che riguardano direttamente la presidenza, la quale, nel nome diretto di Setti, non ha ancora dato una parola definitiva sulle voci riguardanti una possibile vendita dell'intero pacchetto societario. Le voci si sa, non sono nate ieri, ma bensì persistono già da questo inverno, anche se nessuno ha mai parlato in via ufficiale. I ragionamenti intorno ad una possibile cessione erano quasi tutti basati su un momento economico abbastanza delicato, dove da una parte vi era e vi è un bisogno di business che, parlandoci chiaramente, è sempre stato nelle corde e nella storia di Setti. Dall'altra parte vi è invece una proiezione futura intorno alla quale si basano nuovi doverosi investimenti che tutt'ora il Presidente non può confermare, soprattutto in ottica di un possibile salto di qualità della rosa e dell'intero movimento. Come dicono in molti, se davvero volesse vendere la società, questo è il momento più giusto, dato che le stime e le quotazioni sono arrivate a cifre davvero importanti, almeno per la storia recente del club. Si parla di 120, 150 mln di euro. Insomma, una bella somma per una società come quella gialloblù. La situazione di stallo societaria è testimoniata anche dalle attese in ambito di contratti, tra i quali quelli di Tudor e di altri importanti giocatori.

    Insomma, questa è la cronaca di questi giorni e di questo ultimo periodo. Tutti, ovviamente, si staranno chiedendo se davvero Setti ha intenzione di vendere oppure no. Ma una risposta, per ora, non si può dare. Ciò di cui si può discutere però, al di là di tutto, è se questo Verona è pronto ad una cessione, ovvero: in caso di vendita, vi è davvero qualche compratore che è disposto a ripartire da dove siamo arrivati oppure saremo costretti ad un nuovo ridimensionamento? Certamente tutti ci auguriamo che se davvero Setti vuole vendere, prima si prenda la premura di trovare un acquirente che abbia voglia di spendere e di innamorarsi (quest'ultima cosa, lo so, è davvero rara al giorno d'oggi) di una squadra e di un movimento che finalmente dopo anni travagliati è riuscito a risollevarsi e a trovare una dimensione forte e sicura. Al contrario, il male maggiore sarebbe quello di essere venduti al primo offerente, magari poco solido, il quale poco può spendere e poco può fare per continuare questo progetto. Lo ricordiamo tutti il Milan post-Berlusconi, giusto? Ecco, tanto per intenderci.
     

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