Hellasmania: nervi saldi e compattezza
Il fattore che, secondo molti, al Verona ultimamente è mancato. Ma il punto non è la posizione di Mandorlini, semmai la presa di coscienza che questa squadra rischia di trovarsi incagliata in una situazione non gestibile. Con la zona-retrocessione troppo vicina per poterla ignorare. Va di lusso che qualcuno – il Parma – si sia già chiamato fuori all'inizio del girone di ritorno. Ma cambia poco nelle prospettive dell'Hellas. Gardini ha parlato di razionalità: forse quella è mancata a chi bollava il Verona come squadra da scudetto, la scorsa estate. Era stato Rafa Marquez a esprimersi così, senza prevedere che sarebbe stato proprio lui il primo a dare forfait, in termini di prestazioni.
Il periodo più malleabile, come calendario, se n'è andato con un filotto di tre sconfitte. L'Hellas è chiamato alla resistenza, ora più che mai. In tutto questo c'è un Toni che, perlomeno, continua a segnare. Solo due gol in meno dello scorso campionato – che per Luca è stato trionfale – arrivati allo stesso punto. A febbraio di un anno fa, Toni è andato a segno in tutte le partite. Bisogna aggrapparsi a qualsiasi cosa, anche ai numeri, per sperare.