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    Hellasmania: mercato invernale positivo, anche se ci sono alcune mancanze

    Hellasmania: mercato invernale positivo, anche se ci sono alcune mancanze

    Da poco si è chiuso il mercato invernale del Verona ed è giunto, come di consueto in questi casi, il momento di tirare le somme della campagna acquisti e cessioni di metà stagione con relativo voto finale. Partiamo allora con ordine, dando un primo quadro generale di questo mercato, per poi addentrarci più nello specifico nelle operazioni concluse, con occhio rivolto sempre al futuro. 

    La sessione invernale del Verona si può complessivamente ritenere positiva. Certo, non sono arrivati i grandi botti finali, ma tutto sommato non si può dire che il ds Tony d'Amico abbia fatto male, anzi, tutt'altro. L'obbiettivo principale era infatti quello di respingere sul nascere le probabili pretendenti per i cartellini degli uomini gioiello di questo Hellas, primi fra tutti Casale e Barak. Nulla è arrivato al banco del ds, grazie alla sua pronta reazione già a inizio mercato e il pericolo è stato per ora scongiurato (si per ora, ma ne parleremo dopo). Questo traguardo ha consentito alla squadra di non perdere i suoi tasselli più importanti, evitando quanto più possibile l'incepparsi di un meccanismo che sta dando grandissimi risultati, sul quale Tudor sta fortemente lavorando. Non aver ceduto nessuno, a parte alcuni palesemente in rotta con la società come Magnani, è quindi stato il più grande successo di questa campagna invernale. 

    Capitolo acquisti, che anche se non di grande risonanza, ci sono comunque stati. Ritengo positiva anche la scelta di puntare su profili come il trequartista Prazelik e il difensore Restos per scommettere non solo sul presente ma anche sul futuro. Due nomi che sicuramente pochi hanno sentito parlare, ma che nella loro giovane carriera hanno già dimostrato ottimi margini di miglioramento. Possibili crack quindi e in questi casi meglio averli in casa, soprattutto con uno dalla vista lunga come il DS Tony. 

    Arriviamo all'unica pecca, forse quella che poteva dare una svolta ancor più positiva al mercato di gennaio: il tanto ricercato difensore. Sì perché Dawidowicz come sappiamo sarà assente a lungo e in quel ruolo serviva assolutamente un degno sostituto per creare anche più scelta al mister. Restos in questo caso centra poco e c'era bisogno di un uomo con esperienza. Peccato quindi, perché questo tassello avrebbe chiuso in bellezza un mercato che tutto sommato si può valutare da 7. 

    Una più che sufficienza che vuole guardare anche al futuro, ossia alla sessione estiva. Questo perché se ora si sono tenute a bada le sirene per i gioielli gialloblù come Barak e Casale, nella prossima estate bisogna attenderci un assalto dalle pretendenti. Certo sarà molto difficile resistere, ma averli mantenuti a Verona adesso potrà, e tutti lo speriamo, portare la squadra in posizioni di classifica davvero importanti, con la naturale conseguenza di un'asta al rialzo per questi giocatori e magari anche a una voglia loro di restare. 

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