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    Hellasmania: mercato finalmente finito. Ecco però 3 aspetti positivi

    Hellasmania: mercato finalmente finito. Ecco però 3 aspetti positivi

    • Alessandro Righelli
    Questa lunga e torrida estate è oramai giunta agli sgoccioli e con essa anche questa travagliata e rammaricante sessione di mercato. Aggettivi pesanti? Forse, ma come dicono giù a Roma "quando ce vò, ce vò!". Un'espressione che suonerebbe perfetta anche qui nella nostra "piccola Roma", dato che tutti i tifosi giallobù hanno dimostrato davvero un gran sangue freddo davanti a un mercato che praticamente è stato quasi tutto a senso unico: quello in uscita. Farsi prendere dallo sconforto è fisiologico, questo è innegabile, ma paradossalmente vorrei sottolineare a sessione finita, quegli aspetti positivi che, seppur pochi, possono essere tratti da questa lunga estate caldissima. 

    Partiamo quindi da un aspetto generale, ossia il numero delle vendite fatte dalla società. Enorme, praticamente mezza squadra titolare dell'anno scorso è stata venduta in giro per l'Italia. Come ripetuto più volte, il problema più grande è stato quello di non esser riusciti (di proposito o no) a rimpiazzare adeguatamente giocatori chiave per questa rosa con altrettanti importanti profili. A questo punto è facile chiedersi dove sia l'aspetto positivo in tutto questo. Domanda legittimissima. Tutto ciò che posso dire è che se le intenzioni di una rivoluzione talmente profonda sia a livello tecnico che economico, erano nei progetti della società, allora tanto vale aver fatto tutto e subito piuttosto che veder smontata la squadra a campionato in corso, magari durante la fase invernale di mercato. Via il dente, via il dolore, quindi. Ora che finalmente tutto è concluso, seppur con una squadra qualitativamente inferiore rispetto a quella precedente, il nuovo allenatore il campionato senza vedere partire (si spera) altri elementi in corso d'opera. Si è parlato tanto in queste prime giornate di un Verona in pieno cantiere aperto. Ebbene questa è la pura verità, ma almeno di questo passo la speranza è quella di vederlo chiuso il prima possibile.

    Secondo punto positivo di questo mercato. Grazie ad una scrematura così ampia della rosa, alcuni giovani di prospettiva possono trovare il proprio posto in squadra, ad esempio il nuovo arrivato Kallon, che proprio contro l'Empoli ha fatto vedere le sue belle doti. A centrocampo si è tenuto per fortuna un mastino di grande personalità come Tameze e questo fatto non è assolutamente da sottovalutare, mentre in difesa e in attacco purtroppo qualcosa di più si poteva sicuramente fare. Proprio nel reparto offensivo l'Hellas trova un enorme voragine, dettata dall'incostanza dei suoi attaccanti: un vecchio problema che ci si porta dietro oramai da lungo tempo. Lasagna soprattutto ha dimostrato tutte le sue qualità, ma anche i suoi limiti, alternando buone prestazioni, ad altre a dir poco disastrose. Per fortuna si è pescato un Henry che, seppur senza segnare spesso, fa un grande lavoro "sporco", combattendo con voglia e carattere per tutta la partita. Allo stesso modo sarebbe stato utile un profilo simile per la difesa, in modo tale da dare supporto fisico e mentale ai giovani che sono schierati nella retroguardia. 

    Ultimo aspetto positivo, anche se più incerto rispetto ai precedenti, è quello che riguarda il lato economico. Ora la società ha intascato un piccolo tesoretto, seppur a dirla tutta poteva fare molto di più, e questo potrebbe essere in parte speso per qualche buon acquisto nelle prossime sessioni di mercato. Certo, come detto, non è affatto sicuro che ciò sia nei piani di Setti, ma teniamoci volentieri il beneficio del dubbio.

    Ecco quindi tre aspetti positivi di questa sessione di mercato che purtroppo nel complesso si può ritenere del tutto insufficiente. Finalmente però tutto è finito ed ora a parlare sarà solamente il campo. Cioffi ha in mano una patata molto bollente ma se saprà riscaldarla bene, ci si potrà sorprendentemente stupire! 

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