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    Hellasmania: materiale buono in quota

    Hellasmania: materiale buono in quota

    Non solo Toni. Altroché se questo Verona è un complesso gradevole. Come se non ci fosse nemmeno un'estate di mezzo, tra l'Europa sfuggita di tanto così e il nuovo progetto nascente. All'alba di agosto si mettono a bilancio più ingressi che partenze, materiale utile tra le mani di Andrea Mandorlini visto che – con Iturbe e Romulo – non sono andati via due giocatori qualsiasi. Questa è la linea, dettata due anni fa da Sogliano al suo arrivo in cabina di regia del mercato.

    Anche se questa si avvicina meno di tutte a una rivoluzione, intesa come movimenti sui due fronti. Le responsabilità ricadono sulla vecchia guardia, un concetto dal quale solo Maietta si è tirato fuori. Gli impegni in amichevole sono lì a dimostrarlo. Tra Gomez, Hallfredsson e un Tachtsidis che ha riallacciato il legame coi gialloblu dopo due anni, rimangono dei punti cardine come lo sono di diritto anche Donati e Moras.

    Occhio, poi, a sottovalutare la perdita di Albertazzi. Il Verona lo ha coltivato bene, consegnandoli gradualmente anche un posto in serie A. Da quello che poteva essere il campionato della sua consacrazione, chissà che non debba addirittura scendere di categoria per trovare spazio. E' sulla costruzione che si lavora. Le cose sono sempre funzionate, l'anno scorso, perché l'Hellas ha cavato il massimo anche dai vari Sala, Pillud e Donadel. Le condizioni per replicare sembrano esserci davvero.

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